VERONA - È la mobilità la protagonista dell’ Automotive Dealer Day in corso in questi giorni a Verona. Non soltanto un incontro del settore automotive, ma qualcosa di ancor più grande, ampio, e che guarda al futuro. Alla Fiera, dove si registra il tutto esaurito e l’afflusso è incessante, si parla di modelli di business, di nuove modalità per muoversi, delle richieste della clientela e delle strategie dei vari brand per accoglierle e farne tesoro. Addirittura c’è chi riesce a trovare nelle pieghe degli anni di pandemia - disastrosi per il settore - degli spunti di riflessione. Ô il caso di Audi, che porta a considerare i reali vantaggi di un mercato saturato dall’offerta negli showroom - come avveniva in precedenza - rispetto a quello attuale, più snello, rispondente alla realtà, dove le auto disponibili sono quelle realmente richieste.
Attenzione però, ammonisce Fabrizio Longo, direttore per l’Italia del marchio dei quattro anelli: nessuno vive di rendita, e per cambiare modello bisogna investire perché i processi industriali devono rispondere alle attuali necessità. Dall’economia si passa quasi alla sociologia se - come tutti dicono - l’auto è diventata soprattutto un oggetto necessario per muoversi, cui si chiede - come un vestito - di mutare a seconda del contesto. E con la possibilità di utilizzare una vettura diversa ogni volta. Per spostarsi in città, ad esempio, è sufficiente una microcar elettrica come Microlino, reginetta dello stand Koelliker. Due metri e mezzo di lunghezza, apertura anteriore, grande cura del design, si propone per sgusciare tra le spire del traffico urbano. Fa da contraltare la gigantesca Volvo EX90, lunga oltre cinque metri, totalmente elettrica, votata ai lunghi viaggi. Due facce della stessa medaglia, dunque: quella della mobilità sostenibile. Anche Dr Automobiles, il gruppo molisano che ha ormai conquistato circa il 2% del mercato italiano, si prepara ad ampliare la gamma, a batteria. Dopo il fortunato esordio della Dr 1.0, citycar totalmente elettrica con 170 km di autonomia, da Macchia D’Isernia stanno arrivando vetture ibride per tutte le tasche.
Una grande incognita è l’effetto che sortiranno sul mercato i nuovi player, soprattutto asiatici. Sono già arrivati e continuano a farlo, squadernando dalle fondamenta non soltanto il mercato: con nuovi modelli, spesso a costi contenuti, erodono quote. Ma anche il modo di proporre le vetture, pagando cifre diverse a seconda del reale utilizzo, dei chilometri percorsi, della modalità di guida rappresenta un cambiamento epocale, che arriva in un momento di ‘rivoluzionè tecnologica. E non a caso. In questo solco si inserisce anche la riparazione dei veicoli, con AsConAuto - l’associazione dei consorzi di autoriparatori - che ha varato una nuova metodologia per distribuire i ricambi più velocemente ed evitando i trasbordi. Il risultato? Meno tempo di attesa, minori rischi di rottura, più velocità. E maggior marginalità.