Rowland (Nissan) e la vittoria a Misano sfumata di un soffio: «Molto frustrante, ma continuerò a lottare con ancora più energia»
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Misano, riscossa Porsche nel 2° EPrix: trionfo Wehrlein, che torna in testa al mondiale. Rowland (Nissan) si ferma a pochi metri dal traguardo
PARIGI - "L'alleanza tra Renault e Nissan può essere migliorabile senza per questo dover alterare i termini della partecipazione azionaria". Lo ha detto il presidente del gruppo franco nipponico Jean-Dominique Senard, in visita al quartier generale della Nissan a Yokohama, ritrattando in qualche modo le precedenti dichiarazioni che sembravano anticipare una fusione in piena regola, che in diversi modi sembrava penalizzare la casa giapponese.
Nel suo discorso Senard ha cercato di enfatizzare il livello di cooperazione e efficienza operativa tra le due case auto, assieme al partner Mitsubishi Motors, e il progetto condiviso di tornare alla redditività dopo il drastico calo dei profitti, in scia all'arresto dell'ex presidente del gruppo Carlos Ghosn, nel novembre del 2018. "Ognuno di noi condivide quel senso di premura nel migliorare i risultati dell'azienda, e in questo momento non ci sono altre opzioni se non quelle di cambiare l'andamento di marcia", ha detto Senard, aggiungendo che ulteriori riforme all'interno del gruppo potrebbero essere realizzate senza una drastica modifica della struttura societaria.
La Renault controlla il 43% di Nissan, mentre quest'ultima possiede il 15% della casa transalpina, ma senza diritti di voto; una clausola che ha causato frequenti frizioni tra le due dirigenze nel recente passato, dal momento he la Nissan vede un numero di gran lunga maggiore di automobili a livello globale. Da parte suo in nuovo amministratore delegato di Nissan, Makoto Uchida, ha detto che - nel tentativo di sfruttare i rispettivi punti di forza, Nissan guiderà le strategie di espansione in Cina, dove è prima per le vendite, mentre Renault e Mitsubishi rispettivamente in Europa e nel Sudest asiatico.
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