
Nissan balza in Borsa: +6%, si punta a ripresa trattative con Honda con ipotesi uscita di scena del ceo Uchida

Honda negli Usa punta a rifornirsi di batterie per i suoi veicoli ibridi da Toyota

Honda H-RV si rinnova tra design evoluto e piacere di guida. Utilizzati anche i pareri dei clienti per migliorare la guidabilità

Motodays, Honda svela in anteprima mondiale la CRF450RX Rally
Il titolo del produttore automobilistico giapponese Nissan è salito di quasi il 6% martedi in borsa, dopo che la stampa ha riportato che Honda sarebbe disposta, a determinate condizioni, a riprendere le trattative per una fusione. Nissan, fortemente indebitata e con un crollo degli utili operativi, aveva avviato, alla fine del 2024, trattative con il rivale Honda, in condizioni migliori, in vista di un'unione che avrebbe potuto dare vita nel 2026 al terzo produttore mondiale. Ma Honda e Nissan, rispettivamente secondo e terzo costruttore giapponese dopo Toyota, hanno ufficialmente posto fine alle discussioni la scorsa settimana: Honda, in posizione di forza, voleva trasformare Nissan in una semplice filiale, cosa che quest'ultima rifiutava con forza. Tuttavia, martedi il Financial Times (FT) ha riportato, citando fonti vicine al caso, che Honda sarebbe pronta a riprendere le trattative se il CEO di Nissan, Makoto Uchida, si dimettesse a favore di un nuovo capo in grado di «gestire meglio le opposizioni (al piano di fusione) interne».
Contattati dall'AFP, ne Nissan ne Honda hanno voluto commentare. La prospettiva di una possibile ripresa delle discussioni, provvidenziale per Nissan, che rimane in una situazione molto vulnerabile, ha rallegrato gli investitori. Il titolo Nissan ha chiuso martedi in rialzo del 3,65% a 439,5 yen alla Borsa di Tokyo, in un mercato in rialzo dello 0,51%. Martedi aveva guadagnato fino al 5,8%. Mitsubishi Motors, un altro costruttore giapponese inizialmente associato al progetto di fusione, e salito a sua volta del 6,88% alla chiusura. «I rapporti tra Uchida e il suo omologo alla guida di Honda, Toshihiro Mibe, si sono deteriorati, con Honda frustrata dalla lentezza della ristrutturazione di Nissan e dalla profondita dei suoi problemi finanziari», spiega il FT. Sotto pressione, a novembre Nissan aveva annunciato la soppressione di 9.000 posti di lavoro in tutto il mondo e una riduzione del 20% della sua capacita produttiva. Honda aveva tuttavia insistito sul fatto che non voleva soccorrere il suo partner, che era stato sollecitato a concretizzare prima le sue trasformazioni strutturali.
Secondo il FT, Makoto Uchida «è sotto pressione da parte del consiglio di amministrazione di Nissan e del suo partner Renault per lasciare l'azienda nei prossimi mesi, dopo il fallimento dei colloqui con Honda», e gli amministratori di Nissan hanno persino «avviato discussioni informali sul calendario dell'uscita». Il costruttore francese Renault detiene il 35% del capitale di Nissan e si sta impegnando a preservare il valore della sua partecipazione, anche se ha avviato la procedura di scorporo. Nissan ha subito nell'ultimo trimestre (ottobre-dicembre) un nuovo inatteso calo delle vendite in Cina. Indebolito, il costruttore è ancora alla ricerca di alleati. Il colosso taiwanese dell'assemblaggio elettronico Foxconn (Hon Hai), fornitore di Apple, ha annunciato di essere disponibile a rilevare la partecipazione di Renault in Nissan.