![La Lotus Eletre](https://statics.cedscdn.it/photos/MED_HIGH/42/97/8504297_27111715_8504297_27095706_foto_lotus_eletre_primo_contatto_1_.jpg)
Lotus, l’arrivo del Super Hybrid ritarderà il passaggio alla produzione di sole vetture elettriche
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Emira Limited, la serie che rende omaggio al grande patrimonio racing di Lotus
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Lotus, il glorioso passato della scuderia inglese rivive con la Emira Special Edition
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Lotus fa marcia indietro sugli EV e punta sui “super hybrid”. Il ceo Feng: «Propulsori ibridi plug-in con range-extender»
L’elettrico può attendere. Anche Lotus ha rivisto i suoi piani a medio termine per un passaggio radicale verso le sole vetture alla spina. Inizialmente previsto entro il 2028, questa data sembra allontanarsi per la Casa di Hethel in vista di una transizione più graduale. La svolta è avvenuta sotto la guida di Geely, il colosso cinese proprietario del marchio inglese dal 2017, che sta spingendo per una strategia più flessibile e adattabile. L’elettrificazione rimane un obiettivo centrale, ma con un’apertura a soluzioni ibride e tecnologie innovative in fase di sviluppo.
A Hangzhou, sede centrale di Geely, si è deciso di rivedere la strategia futura allentando la presa verso l’esclusiva motorizzazione elettrica in favore di propulsori ibridi plug-in. Durante il Salone di Guangzhou, l’amministratore delegato Feng Qingfeng ha spiegato alla stampa le motivazioni dietro questa decisione. Il cambio di passo è stato fortemente influenzato da diversi fattori: la riluttanza di una parte significativa dei consumatori nel passare al solo elettrico, le difficoltà dell’elettrificazione nel segmento del lusso e l’impatto dei nuovi dazi sulle vetture elettriche cinesi. In particolare nell'Unione Europea, questi dazi raggiungono il 28,8%, mentre negli Stati Uniti si arriva addirittura al 100%. Considerando il prezzo delle Lotus Eletre e della nuova Emeya, rispettivamente con listini di 98.500 e 111.000 Euro, il sovrapprezzo generato da questi dazi risulta determinante per la vendita.
Inoltre, anche il mercato interno cinese ha registrato un forte incremento delle vendite di auto ibride plug-in, segno che questa tecnologia rappresenta ancora una soluzione intermedia apprezzata dai consumatori. Per questo anche in Lotus si è deciso di adottare una strategia simile vista sugli altri marchi della galassia Geely da Mercedes a Zeekr. Proprio quest’ultima ha recentemente annunciato la commercializzazione di vetture ibride. Inoltre il colosso cinese, complice i numerosi marchi presenti nel suo portafoglio, potrà lavorare sfruttando le sinergie tra le varie Case riducendo i costi di sviluppo e realizzazione di propulsori plug-in.
Nel caso di Lotus il suo futuro scorre diretto verso un sistema innovativo denominato Super Hybrid. Questa tecnologia combina una ricarica rapida con un motore turbo che funge da generatore garantendo un’autonomia totale di circa 1.100 km. Si tratta di una svolta rispetto alla precedente posizione dell'azienda che si era dichiarata contraria all'adozione di sistemi elettrici ad autonomia estesa. Il Super Hybrid prevede un motore termico utilizzato esclusivamente per ricaricare le batterie, senza trasmettere potenza direttamente alle ruote, una soluzione che Lotus inizialmente considerava limitante a causa della dipendenza dalla disponibilità di carburante.
Sempre secondo Feng, Lotus risolverà queste criticità grazie a un'architettura delle batterie a 900 V, che permetterà ricariche estremamente rapide migliorando l'efficienza complessiva del sistema oltre a rendere più comoda l'operazione di ricarica. Ad oggi è decisamente prematuro parlare di quali modelli della gamma della Casa di Hethel adotteranno questa nuova tecnologia, ma è probabile che sia la Eletre che la Emeya siano le prime candidate. Già molto interessanti nella variante esclusivamente elettrica, tali vetture potrebbero trarre vantaggio dal nuovo powertrain offrendo maggiore versatilità e attraendo una clientela più ampia.
Tuttavia, un sistema di questo tipo aumenterà inevitabilmente il peso delle vetture, segnando un ulteriore distacco dalla filosofia che vuole innanzitutto la leggerezza come punto cardine di ogni Lotus, da sempre un mantra del suo fondatore Colin Chapman. Inoltre i futuri powertrain ibridi, con molta probabilità saranno destinati principalmente a berline e SUV, segnando un’ulteriore e significativa svolta nella filosofia del marchio. Mentre la possibilità di vedere su vetture strettamente sportive un sistema ibrido più tradizionale, ad oggi, sembra un’ipotesi lontana.
Vedendo il bicchiere mezzo pieno, tale decisione permetterà di allungare la vita della Lotus Emira che, ad oggi, rappresenta un ultimo baluardo per gli appassionati delle sportive a combustione interna e del marchio inglese. Con il suo design disegnato dal vento e il perfetto equilibrio tra peso e potenza, la Emira incarna appieno la tradizione Lotus. Con questa nuova strategia, la Casa di Hethel ha quindi deciso di ampliare la sua offerta cercando di mantenere l’essenza del marchio e, al contempo, adattarsi a un mercato in continua evoluzione.