
De Meo (Acea): «Non possiamo permettere di far entrare in Europa i cinesi. 250 mld per EV, ma senza colonnine è inutile»

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TRENTO - «Servono delle regole del gioco uguali e un principio di reciprocita, che va rispettato. Quando ero in Volkswagen e siamo andati in Cina anni fa, non siamo andati con le mani in tasca, bisognava localizzare la tecnologia, realizzare partnership con imprese locali... Non possiamo permettere di far entrare in Europa cosi facilmente gli operatori cinesi». Cosi Luca De Meo, numero uno di Renault e presidente di Acea, al Festival dell’Economia a Trento. «C’è una challenge che dobbiamo risolvere con le autorità. Ci vuole una strategia industriale». Così l’amministratore delegato di Renault, Luca De Meo, intervenuto in videocollegamento durante il Festival dell’economia di Trento.
«Il regolatore ci deve dire dove vogliono che arriviamo, ma non esattamente come farlo. Questo bisogna lasciarlo ai tecnici, agli ingegneri. Anche io continuo a predicare che ci lascino la possibilità di trovare delle soluzioni», ha aggiunto l’amministratore delegato di Renault. L’industria automobilistica, ha detto De Meo, sta lavorando per «fare in modo che la tecnologia dominante sia quella delle batterie». Ci sono «250 miliardi investiti nelle auto a batteria da parte dell’industria europea, ma è chiaro che se non ci sono punti di ricarica la gente non comprerà auto elettriche». «Una delle cose che vanno curate è la capacità di connettere i punti», ha aggiunto l’amministratore delegato di Renault, «altrimenti - ha detto - saremo strategicamente dipendenti dalla Cina».
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