
Catl, domani quotazione alla Borsa di Hong Kong. Si aspetta di raccogliere 4 mld di dollari da Ipo
Il gigante cinese delle batterie per veicoli elettrici CATL si aspetta di raccogliere quasi 4 miliardi di dollari con la sua piu grande Ipo dell'anno a Hong Kong. Secondo un prospetto depositato la scorsa settimana, nell'offerta pubblica iniziale di domani, il gruppo mettera sul mercato 117,9 milioni di azioni a un prezzo massimo di 263 dollari di Hong Kong ad azione (33,8 miliardi di dollari), raccogliendo un massimo di 31 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 3,988 miliardi di dollari). L'inizio delle contrattazioni e previsto per le 9:30, ora locale (le 3:30 in Italia). CATL, leader mondiale con oltre un terzo del mercato e fornitore di grandi marchi come Tesla, Mercedes-Benz, BMW e Volkswagen, e trainata dalla rapida crescita del mercato dei veicoli elettrici in Cina: la compagnia e gia quotata alla Borsa di Shenzhen e il suo piano per la quotazione secondaria a Hong Kong era stato annunciato a dicembre.
Fondata nel 2011 nella citta di Ningde, nella Cina orientale, la Contemporary Amperex Technology Co. Limited (CATL) ha beneficiato anche di un forte sostegno finanziario da parte di Pechino, che da priorita allo sviluppo delle industrie nazionali ad alta tecnologia che il governo considera strategiche. A livello internazionale, CATL aveva gia annunciato in partnership con Stellantis la creazione in Spagna di un grande stabilimento di produzione di batterie: l'investimento previsto e di 4,1 miliardi di euro e l'entrata in funzione e attesa entro la fine del 2026. Il gruppo cinese sta costruendo un secondo stabilimento in Europa, in Ungheria, dopo aver inaugurato il suo primo sito produttivo in Germania, nel gennaio 2023. In un periodo in cui le vendite di automobili stanno rallentando, CATL continua a registrare solide performance: l'utile netto e balzato del 32,9% nel primo trimestre, raggiungendo quasi 14 miliardi di yuan (1,68 miliardi di euro). Da parte sua, la Borsa di Hong Kong attende con impazienza il ritorno delle principali aziende della Cina continentale, nella speranza di riconquistare il suo status di principale piazza azionaria al mondo.