LONDRA - Il settore auto indica che secondo nuove stime, l’impatto del «mancato accordo» con l’introduzione delle tariffe secondo le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio metterebbe a rischio la produzione di circa 3 milioni di auto e furgoni nei prossimi cinque anni, implichebbe perdite commerciali combinate Ue-Regno Unito per un valore fino a 110 miliardi di euro fino al 2025, oltre a circa 100 miliardi di euro di valore della produzione perso finora quest’anno a causa della crisi del coronavirus’. 23 organizzazioni dell’industria auto hanno invitato «l’Ue e il Regno Unito a garantire senza indugio un ambizioso accordo di libero scambio». Un no-deal sarebbe una minaccia per un settore che rappresenta un totale di 14,6 milioni di posti di lavoro britannici ed europei, avvertono i firmatari, tra cui l’Associazione dei costruttori europei di automobili (Acea) nonchè le principali organizzazioni nazionali, come la Ccfa in Francia, la Vda in Germania o la Smmt nel Regno Unito. «Le economie e i posti di lavoro su entrambe le sponde della Manica sono minacciate da un secondo colpo devastante in caso di mancato accordo», affermano.
ECONOMIA
Lunedì 14 Settembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 17-09-2020 10:12
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