La BMW i3 sedan prodotta nella nuova fabbrica cinese di Lydia, nella città nordorientale di Shenyang

BMW avvia terza fabbrica in Cina per auto elettriche. Produzione salirà a 830.000 veicoli dai 700.000 del 2021

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PECHINO - La BMW ha avviato la produzione nel suo nuovo stabilimento in Cina, il terzo di assemblaggio nel Paese, da 2,24 miliardi di dollari al fine aumentare la capacità nel settore dei veicoli elettrici. Lo ha reso noto la stessa compagnia tedesca in merito all’impianto di Lydia, nella città nordorientale di Shenyang (provincia di Liaoning), grazie al quale la produzione annuale di Bmw nel più grande mercato delle quattro ruote al mondo salirà a 830.000 veicoli dai 700.000 del 2021. La struttura è stata progettata per essere in grado di realizzare auto elettriche alimentate a batteria «solo in base alla domanda del mercato sulle sue linee di produzione flessibili».

Il primo modello pianificato è la i3, la berlina sportiva di medie dimensioni puramente ad alimentazione elettrica, aumentando la gamma dei suoi modelli EV per i clienti cinesi a 13 nel 2023. Tesla e le case automobilistiche cinesi come BYD dominano il mercato in forte espansione nel Paese, con vendite più che raddoppiate rispetto a un anno fa, mentre i leader dell’era dei motori a combustione come General Motors e Volkswagen sono in ritardo. Quasi un quarto delle auto vendute in Cina nei primi cinque mesi del 2022 erano alimentate a batterie, secondo i dati della China Association of Automotive Manufactures (Caam). Nel frattempo, la Bmw ha venduto 208.507 veicoli in Cina, il suo mercato più grande, nel primo trimestre, segnando un calo annuo del 9,2%.

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Giovedì 23 Giugno 2022 - Ultimo aggiornamento: 16:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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