Allarme aumenti auto, ecco lo scenario: da Suv a citycar, rischiano tutte

Allarme aumenti auto, ecco lo scenario: da Suv a citycar, rischiano tutte

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ROMA - Se l’ecotassa appena approvata alla Camera fosse stata applicata già a novembre, avrebbe riguardato, secondo l’Unione petrolifera, l’85% delle auto vendute in Italia il mese scorso con un inevitabile aumento dei prezzi in un mercato già in caduta libera. Per ora si tratta solo di un esercizio di stile, ma l’allarme delle associazioni di costruttori, petrolieri e consumatori è unanime e coincide con quello di Mediobanca che stima come effetto indesiderato della misura un ulteriore rallentamento delle vendite. Secondo Piazzetta Cuccia, la nuova tassa potrebbe far crescere i prezzi dei modelli Fca del 2-6% e nel complesso il nuovo sistema di tasse ed incentivi basato sui livelli di CO2 avrebbe l’effetto «di rallentare l’andamento delle vendite in Italia».

L’impatto non si limiterebbe infatti solo a suv e auto di grande cilindrata ma si estenderebbe anche alle utilitarie e alle city car, italiane e straniere. L’emendamento stabilisce peraltro in due tabelle distinte a quali livelli di emissione si otterrebbero gli incentivi e a quali sarebbe invece imposta la tassa, con l’obiettivo di favorire le auto green, ma senza chiarire il trattamento delle auto ibride. Montando un motore anche a benzina, molti modelli raggiungono infatti con la combustione emissioni più alte di altre vetture “inquinanti” diesel o benzina, tanto da rischiare quindi di pagare addirittura tasse più alte. E ancora, come segnala Utilitalia, senza incentivi ad hoc per una rete di colonnine di ricarica, l’obiettivo di diffondere l’eco-mobilità rischia di fare flop. Per fare qualche esempio il modello TwinAir Turbo S&S 4x4 (130 g/km di Co2) della Fiat Panda, attualmente in listino a 16.890 euro, aumenterebbe di 400 euro. Il modello Panda 1.2 Pop, il più popolare in listino a 11.390 euro, aumenterebbe di 300 euro.

Il prezzo della 500X aumenterebbe di 150 euro nella versione diesel con motore 1.3 MultiJet e di ben 1.000 euro nella versione benzina con motore 1.6. Nessuno dei modelli Volkswagen sarebbe escluso, con per esempio la Golf GTI sottoposta a una tassa di 500 euro. Non sarebbero esenti da rincari la piccola di casa Nissan, la Micra, e nemmeno la Renault Clio. Tra le city car sarebbero invece sotto gli standard quantificati dall’emendamento, quindi prive di aggravio, ad esempio la Toyota Aygo, la Peugeot 108 o la Citroen C1.

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Venerdì 7 Dicembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 08-12-2018 03:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2018-12-07 09:46:03
Alla faccia dell'incentivo. Questo è un disincentivo... gli scienziati hanno anche problemi con l'italiano. Io sono d'accordo sul fatto che si debba combattere l'inquinamento e difendere il clima con tutte le forze, ma queste misure hanno effetto solo se sono globali. Mi dite voi che miglioramento può derivare da queste misure quando USA e Cina (tanto per citare due paesi) del clima se ne fregano ? E poi volete o no dare un po' di tempo ai produttori per adeguarsi ? E ancora, che senso ha scontare 6000 euro su auto che ne costano 80000 ?