No Smog Mobility ottavo episodio: il futuro è della mobilità sostenibile

No Smog Mobility ottavo episodio: il futuro è della mobilità sostenibile

di Sergio Troise
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PALERMO - La motorizzazione elettrica avanzerà e di pari passo si svilupperanno guida autonoma e connettività. Sono queste le conclusioni emerse al termine dell’ottava edizione di No Smog Mobility, happening sulla mobilità del futuro organizzato a Palermo dalla rivista Sicilia Motori e dall’agenzia di stampa Italpress, con la collaborazione dell’Università di Palermo, un ateneo particolarmente sensibile al tema, al punto che il rettore Fabrizio Micari ha anticipato che dal 2019 verrà istituito un corso di laurea in E-Mobility.

In concomitanza si è svolta anche la premiazione dell’edizione 2018 del Green Prix, attribuito a Volvo e Yamaha. La Casa svedese è stata premiata “per la visione sulla mobilità futura e il pensiero avanzato sulla guida autonoma indicato dal concept 360c”, mentre il riconoscimento a Yamaha è andato per l’iniziativa Tree City, attuata a Milano, dove l’azienda giapponese s’è impegnata a donare un albero al Comune per ogni scooter (con motore Blu Core) venduto. In perfetta sintonia, i vincitori del Green Prix hanno ricevuto in premio 10 alberi che andranno a infoltire i 90 già piantati negli scorsi anni all’interno del bosco di No Smog Mobility, vero e proprio polmone verde nella cittadella universitaria di Palermo.

Ai lavori hanno preso parte, davanti a una affollatissima platea di studenti di Ingegneria, i rappresentanti di Unrae e di alcune case automobilistiche (FCA, PSA, Nissan, Jaguar, BMW, Ford, Volvo) ed esperti di aziende che recitano un ruolo significativo nelle attività di ricerca e sviluppo, come la Bosch. Tutti concordano sulla necessità di “non demonizzare il diesel”. Ciò detto, però, il futuro è segnato. Secondo gli esperti della Nissan “nei prossimi 4 anni si registreranno cambiamenti epocali, paragonabili a quelli degli ultimi 20 anni”. In casa Jaguar vanno oltre, ritenendo che “entro 5 anni i costi di un’auto elettrica non si differenzieranno da quelli delle auto con motore termico”.

Davide D’Amico, di FCA, ha ricordato l’impegno sul metano, ma soprattutto la svolta annunciata con l’imminente avvio della produzione a Melfi della prima Jeep Renegade ibrida e, in un futuro non troppo lontano, delle versioni ibride di Alfa Giulia e Stelvio. Il rappresentante di PSA, Marco Freschi, ha ricordato da parte sua l’impegno in Formula E, “laboratorio di ricerca molto utile per la produzione di serie”, ma ha spiegato che la politica del gruppo franco-tedesco (Peugeot-Citroen-Ds-Opel) è incentrata sul concetto di “multi energia intelligente”, ovvero sulla temporanea convivenza di motori termici, elettrici, ibridi e ibridi ricaricabili.

Ma il futuro guarda anche allo sviluppo della guida autonoma. Che è già realtà ma suscita ancora scetticismi e diffidenze diffuse. “Si deve capire che è una scelta mirata ad aumentare la sicurezza” sostengono in casa BMW, mentre Volvo punta tutto sulle mirabolanti applicazioni prefigurate dal concept 360c, ovvero l’auto che si trasforma in ufficio, salotto o addirittura camera da letto, con le coperte che fanno da cinture di sicurezza! In linea con la vocazione generalista, Ford ha illustrato il programma Delivery Van, già in fase sperimentale a Miami in collaborazione con la società di consegne a domicilio Postmates: consiste in un sistema autonomo di trasporto che mette un veicolo elettrico a guida autonoma in condizione di fare una consegna anche al 30° piano d’un grattacielo (grazie a un drone). Qualcosa di simile Ford sta sperimentando anche in Michigan, per la consegna di pizze a domicilio.
 

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Giovedì 1 Novembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 15:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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