L'esperienza di vendita Renault cambia con “rnlt”. Prima sede aperta a Parigi
De Meo (Acea): «Cinesi avanti di una generazione sull'elettrico. Vantaggio europeo venuto meno, cambiamento mai visto in 100 anni»
Da Stellantis a Renault, ma anche VW e Ford oltre ai coreani: ora tutti scommettono forte sui furgoni elettrici
ROMA - Riprende vigore la partenership esistente fra Renault e Daimler, dopo il forte rallentamento dei rapporti legato non solo ai minori acquisti di motori diesel dell'Alleanza da parte della Stella a Tre Punte, e alla prossima fine della JV per costruire le Smart in Francia, ma anche per l'uscita di scena dei rispettivi numeri uno Carlos Ghosn e Dieter Zetsche.
Ora la nuova 'gestione' i rispettivi vertici da parte di Luca de Meo e di Ola Kaellenius sembra aver correttamente ripreso a lavorare per sfruttare le sinergie dell'accordo siglato nel 2010, spostando l'obiettivo sul redditizio segmento dei veicoli commerciali. Entrambe le aziende hanno 'perso' negli anni scorsi i rispettivi partner, cioè Opel (PSA) e FCA per quanto riguardava la famiglia Renault Trafic e Volkswagen con Mercedes per la gamma Crafter-Sprinter.
Indiscrezioni parlano di un progetto in avanzata fase di sviluppo per collaborare su una prossima generazione di 'commerciali' di taglia grande (in pratica il futuro Renault Master) da realizzare anche in variante full electric per entrambe le marche. Si parla di una produzione concentrata nello stabilimento Renault di Batilly nel nord-est della Francia, per ottimizzare i costi industriali oltre a quelli di sviluppo.
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