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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Il podio del GP d'Italia 2019

Ufficiale il calendario europeo: da Zetwelg a Monza, in solo 2 mesi 8 GP. Il titolo è salvo

di Giorgio Ursicino

Quando c’è la bufera tutti cercano il nido. E le vecchia Europa sembra sia stata scelta come sede ideale dagli sport motoristici per ripartire con loro carovane globali. Addirittura, se il virus tornasse ad essere minaccioso, i Campionati si potrebbero disputare quasi per intero nel continente che li ospitava agli albori. Sicuramente ha avuto un ruolo il fatto di avere come partner organizzatori con la tradizione gloriosa, ma certo hanno avuto un ruolo le distanze ridotte, dovendo correre quasi tutte le settimane, e il vantaggio di non dover affrontare molti voli intercontinentali dove è più complesso adottare le misure di sicurezza per muoversi nel dopo pandemia.

Ieri, dopo un complesso lavoro, Liberty Media e le Federazione hanno ufficializzato il calendario dei primi otto gran premi che fino ai gironi scorsi era ancora molto fluido per l’incertezza di alcune tappe chiave. La maggior parte dei team di Formula 1, si sa, ha sede in Inghilterra e proprio Silverstone è stato il tracciato ad ospitare il primo GP del Campionato del mondo il 13 maggio di 70 anni fa. In un vecchio aeroporto dove partivano i caccia e i bombardieri pochi anni prima per le loro missioni. Un valore storico troppo importante per rinunciarci a cuor leggero e Liberty, che ha sede a Londra, è stata ripagata per la pazienza.

In Gran Bretagna c’è l’obbligo di quarantena e, se non ci fosse state una deroga da parte del governo di Sua Maestà, sarebbe stato impossibile disputare gli eventi (le gare sono due). Il via libera dell’esecutivo è arrivato e tutte le pedine della parte europea sono andate al loro posto. Il Circus, come era stato annunciato, accenderà i motori il 5 luglio al Red Bull Ring di Zeltweg, in Austria, dove si fermerà anche i giorni successivi per concedere il bis la domenica successiva, il 12. I piloti si sposteranno poche centinaia di chilometri per dare spettacolo il 19 all’Hungaroring, alla periferia di Budapest, in Ungheria.

Un attimo per tirare il fiato e la F1 volerà nel Regno Unito dove, il 2 e il 9 agosto sono in calendario le due gare inglesi. Ancora tutto di un fiato la tappa successiva sarà in Spagna dove il 16 (il giorno dopo Ferragosto) le monoposto correranno sul tracciato di Montmelo, a due passi da Barcellona, che ospita tutta le prove invernali delle vetture più veloci del mondo. Dopo 15 giorni di riposo, due tappe classiche su due delle piste più prestigiose di tutto il motorsport mondiale: il 30 agosto Spa in Belgio, il 6 settembre, esattamente come prevedeva il calendario originale, il Gran Premio d’Italia a Monza.

Entrambe le gare lo scorso anno sono state vinte da Charles Leclerc che si guadagnò lo status di pilota di punta del Cavallino con un contratto di ben cinque anni. In esattamente due mesi il titolo potrebbe essere già assegnato perché per le norme Federali le gare sarebbero sufficienti. Liberty, però, ha la necessità di far disputare altre sfide per consentire alle squadre di esibirsi ed incassare liquidità per le casse in molti casi quasi vuote.

La stagione dovrebbe andare nella ex Unione Sovietica, in Nord America, in Sud America per concludersi nel Golfo Persico a Yas Marina negli Emirati Arabi. «Abbiamo lavorato duramente per ripartire nella maniera più sicura - ha dichiarato Chase Carey, ceo della F1 - speriamo di riuscire a pubblicare tutto il calendario nelle prossime settimane. Al momento i GP saranno a porte chiuse, ma la speranza è quella di riuscire, non appena ci saranno le condizioni per la sicurezza, a riportare i tifosi alle gare». 

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Mercoledì 3 Giugno 2020 - Ultimo aggiornamento: 05-06-2020 10:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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