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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
L'incidente di Charles Leclerc nel Q3 a Miami

Leclerc chiede scusa dopo il secondo incidente: «Avevo un assetto esasperato, ma è un errore ingiustificabile»

di Giorgio Ursicino

Sorprese al GP di Miami con una griglia che non t’aspetti. Diversi gli imprevisti, sia in negativo che in positivo. A conferma che quest’anno, esclusa la Red Bull, le prestazioni delle varie monoposto sono tutte ravvicinate e, passando da una pista all’altra, le gerarchie possono ribaltarsi. Oggi la grande chance l’avrà Sergio Perez che, se non farà errori, avrà la ghiotta occasione di vincere la terza gara del 2023 e portarsi in testa al Mondiale, scavalcando il suo caposquadra e bi-campione del mondo in carica Verstappen. Il messicano partirà dalla pole, mentre molto più indietro prenderanno il via l’olandese volante, Leclerc e Hamilton, gli ultimi due già sul podio quest’anno oltre ad Alonso.

A fianco di Checo ci sarà proprio Fernando che vede salire le sue possibilità di tornare alla vittoria dopo oltre un decennio, conquistando il suo 33° gran premio. In seconda fila un consistente Sainz e il sorprendente Magnussen con la Haas. Lewis non è riuscito addirittura ad entrare in Q3, non accadeva da 12 mesi, dal GP di Imola dello scorso anno. Charles e Max, invece, non possono recriminare più di tanto perché la magra figura dipende da loro errori, nello stesso punto. Più grave quello del monegasco che ha appiccicato la sua SF-23 sulle barriere come aveva già fatto il giorno precedente.

Sul comportamento del principino ci sono due scuole di pensiero. Una sostiene che, guidando come fa il predestinato che cerca di ottenere dalla macchina sempre tutto il possibile, l’errore può accadere. L’altra, invece, contesta il fatto che mandare la propria monoposto due volte dal carrozziere a fenomeni come Hamilton o Verstappen non accade neanche in due anni. Per come andava Leclerc la pole, o almeno la prima fila, la poteva agguantare, ma la grinta con cui a tentato l’impresa forse era troppa e nel curvone veloce gli è partito il retrotreno mandandolo in testacoda e poi a sbattere. Bandiera rossa e prove finite con quasi tutti i piloti che hanno dovuto rinunciare al secondo tentativo.

Così superMax, che aveva sbandato vistosamente nel primo assalto, è rimasto senza tempo e si avvierà dalla quinta fila. Charles, in realtà, aveva provato a tagliare i cordoli come aveva fatto l’olandese, per guadagnare gli ultimi centesimi necessari per la pole. Ritoccando terra, però, la Red Bull si è scomposta, mentre la Ferrari, meno stabile, è partita per la tangente. La differenza fra le due auto è spiegata dal fatto che la prima a vinto tutte le gare passeggiando, quindi i driver delle monoposto austriache possono prendersi delle confidenze che la Rossa non perdona. Questa sera il semaforo si spegnerà alle 21,30 (diretta su Sky), non è escluso che ci sia la pioggia ad ingarbugliare ancora di più la situazione.

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Domenica 7 Maggio 2023 - Ultimo aggiornamento: 08-05-2023 11:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA