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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino

Fitch promuove la svolta elettrificata di Fiat Chrysler

Dopo il plauso dei sindacati arriva la promozione di Fitch. Il dettagli del piano illustrati a Mirafiori da Manley e Gorlier hanno creato un’atmosfera positiva intorno a Fiat Chrysler dopo un periodo caratterizzato da importanti cambiamenti. L’agenzia di rating ha cambiato la valutazione di Fca da “BB” a “BBB-”, lasciando stabile l’outlook. Nella nota che ha accompagnato l’upgrade ci sono altri elementi positivi che fanno ben sperare per il gruppo controllato da Exor. La visione di Fitch sulle dismissioni è in linea con la smentita fatta da Pietro Gorlier: dopo la vendita di Magneti Marelli, non dovrebbero esserci altre uscite nel breve, quindi Comau resterà nel perimetro del Lingotto, anche se la stessa azienda di robot e la Teskid potrebbero uscire in un secondo momento.

Prima di pensare a mettere sul mercato altri marchi come Alfa Romeo e Maserati questi dovranno essere invece rafforzati per aumentare il valore. L’agenzia prevede un aumento della redditività grazie soprattutto all’eccellente situazione negli Stati Uniti dove prodotti molto azzeccati (Jeep e Ram) mettono Fca in una situazione migliore rispetto alle concorrenti americane. Intanto si delineano i dettagli del piano ed emergono con maggior chiarezza due aspetti molto positivi. Da una parte l’investimento importante e il target di riportare a breve gli impianti a regime e la forza lavoro a piena occupazione. Dall’altra, la decisa svolta verso la mobilità sostenibile con un corposo lancio di modelli elettrificati che avrebbero potuto rallentare la corsa della locomotiva.

Elkann e Manley hanno sempre sostenuto che l’obiettivo numero uno di Fca non è più la ricerca di un partner, ma l’attuazione dell’ambizioso piano voluto da Marchionne e presentato il primo giugno a Balocco. La conferma è arrivata dalle indicazioni date da Gorlier che da due mesi guida la regione Emea. I modelli a batterie saranno numerosi e, tutto sommato, arriveranno a breve. Come spiegato a Balocco dal responsabile dell’ingegneria del gruppo Wester (è tornato a guidare anche la Maserati) saranno battute tutte le strade. Lo storico Mirafiori tornerà al centro del villaggio poiché sarà l’impianto che per primo gestirà la piattaforma 100% elettrica, quindi totalmente “zero emission”, che farà il suo esordio sulla nuova 500 (nel 2020).

Un’auto di grande importanza strategica che sarà sostanzialmente diversa a quella venduta negli Usa e utilizzerà tecnologie di nuova generazione. Di vetture solo a batterie ce ne saranno altre, ma non è stato ancora annunciato dove verranno prodotte. La sportiva Alfieri della Maserati è in avanzatissima fase di sviluppo e chi l’ha vista da vicino garantisce che è davvero esuberante, in linea con i migliori prodotti della concorrenza, Tesla compresa. Avrà la tecnologia 100% elettrica anche il Ducato che nasce ad Atessa insieme con i cugini che vengono forniti ai marchi di Psa. L’espansione procedere con altre due direttrici tecnologiche che interesseranno diverse fabbriche.

Da una parte l’hybrid plug-in, dall’altra la mild-hybrid. La prima, che garantisce la ricarica dalla rete e una percorrenza significativa (diverse decine di chilometri) a zero emissioni, partirà da Melfi con la Renegade, ma poi sarà certamente estesa anche a Compass e 500X. La plug-in è una motorizzazione che sarà utilizzata anche a Pomigliano (il piccolo Suv Alfa) e sicuramente a Cassino visto che si è parlato più volte delle varianti hybrid di Giulia e Stelvio (non sarà da meno il Suv compatto Maserati). La seconda offre invece il recupero di energia, la riduzione dei consumi e l’abbattimento delle emissioni, pur se la vettura non è in grado di viaggiare con il solo propulsore elettrico. Questa ibridizzazione sarà utilizzata nello stabilimento in Polonia che produce 500 e Ypsilon e anche a Pomigliano che continuerà a produrre la Panda.

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Mercoledì 5 Dicembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 06:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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