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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Benedetto Vigna, il Ceo Ferrari

Ferrari, un'altra trimestrale record: metriche sorprendenti, rivisti tutti i target al rialzo

di Giorgio Ursicino

Un altro trimestre record per la Ferrari. L’ennesimo. La casa di Maranello nel periodo aprile-giugno ha registrato risultati finanziari e commerciali mai ottenuti in precedenza. Le performance hanno spinto i vertici dell’azienda a rivedere la Guidance 2022 al rialzo su tutte le voci: la prima che salta all’occhio è la consegna delle esclusive supercar arrivate in soli 3 mesi a 3.455 unità, in aumento del 28,7% rispetto allo scorso anno. Il vigoroso flusso di ordini di modelli anche al lancio ha consentito tale risultato senza intaccare il portafoglio che rimane più robusto che mai. Di conseguenza i ricavi netti si sono impennati di un quarto (256 milioni), passando da poco più di 1 miliardo a 1.291 milioni (2.477 milioni, +21%, nel semestre).

Chiaramente in rialzo anche l’Ebitda di 60 milioni che passa da 386 a 446 milioni (+15%). Da gennaio a giugno la crescita (14%) è stata leggermente inferiore per un totale di 869 milioni (+107 rispetto al 2021). L’utile netto sale a 251 milioni (+22%), portando l’utile netto per azione a 1,36 euro (+23%). Nel semestre l’utile per azione è risultato di 2,66 euro (+20%). Ottimo l’andamento in tutte le aree geografiche in cui la casa divide il proprio business. La crescita maggiore è nella grande Cina (con Hong Kong e Taiwan) dove il fatturato è più che raddoppiato (+116%), salendo da 166 a 358 milioni. Seguono Americhe (+62%) ed Emea (+4%) che mantiene i ricavi più vigorosi. I tre modelli elettrificati (ricaricabili, quindi ibridi plug-in), salgono al 17% delle consegne, mentre le 7 vetture a combustione interna (ICE) sono all’83%.

Diminuito solo il volume di affari derivante dalla vendita di motori (-8%), passato da 45 a 41 milioni (-13% nel semestre, da 90 a 78 milioni). L’indebitamento industriale netto è salito in 3 mesi (dal 31 marzo al 30 giugno) da 136 a 387 milioni, riflettendo il pagamento di 250 milioni di dividendi e di 81 milioni per il riacquisto di azioni proprie. La liquidità nel trimestre scende da 2.162 a 1.875 milioni. Rivisti al rialzo tutti i target: ricavi a 4,9 miliardi, Ebitda fra 1,70 e 1,73 miliardi (margine del 35%), utile per azione fra 4,80 e 4,90 euro.

Divulgati dal ceo Stephan Winkelmann anche i risultati della Lamborghini che, in termini relativi, sono addirittura migliori. Il risultato operativo del Toro ha superato nel semestre quello dell’intero 2021 (425 contro 393 milioni). Da gennaio a giugno sono state fatte oltre 5mila consegne, con un fatturato aumentato di oltre il 30% che ha raggiunto 1.332 milioni. A gonfie vele gli ordini che coprono già l’intera produzione del 2023 della fabbrica di Sant’Agata.

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Mercoledì 3 Agosto 2022 - Ultimo aggiornamento: 04-08-2022 13:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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