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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
L'abitacolo del Dacia Bigster si può trasformare velocemente in una camera da letto

Dacia Bigster, la versatilità di un Suv viaggiatore: l'abitacolo è anche una stanza da letto

di Giorgio Ursicino

Dacia, un brand dinamico in continua crescita. Per restare al passo con i tempi e anticipare le tendenze. Chi non ricorda il successo del marchio entrato, non molti anni fa, nel gruppo Renault? Il posizionamento era senza compromessi: low cost. Un’area che nel mondo della mobilità incontrò subito consensi con gli automobilisti ben contenti di privilegiare anche l’aspetto economico. Senza dover rinunciare a quasi nulla del necessario. In modo spontaneo e naturale, Dacia si è progressivamente spostata, spinta e seguita dai consumatori, facendo nascere il concetto di “essenzialità”. Da low cost si è passati al “value for money”, una posizione strategica ora interpretata al meglio da Bigster, l’ultimo arrivato della Casa che è anche il modello più ambizioso. Senza scalfire i principi fondanti.

Un veicolo del genere, nonostante si proponga con un listino allettante, ambisce ad essere un Suv particolarmente adatto da vivere, con cui affrontare i viaggi più lunghi. E, perché no, anche parecchio impegnativi, con profumo di fuoristrada o, come si dice adesso, di outdoor. Il muoversi e viaggiare diventa quindi un asset fondamentale del progetto sul quale ingegneri e designer hanno lavorato durante tutto lo sviluppo. Un modo di andare a braccetto col territorio, assecondandolo e immergendovici a tutto tondo. Quale Paese più adatto, con le sue bellezze artistiche e naturali, dell’Italia per apprezzare un viaggiatore formidabile come Bigster? Prima di scoprire i segreti che rendono lo sport utility Dacia un’offerta in pole position, ecco la fotografia dell’azienda.

Dacia è stata fondata a Mioveni, in Romania, il 20 agosto 1968. Già al tempo il legame con Renault era strettissimo: la fabbrica sfornava vetture della casa francese su licenza. Il cambio di passo a fine millennio con Parigi che acquisì la società e pochi anni dopo iniziò a produrre per l’esportazione. Solo un ventennio più tardi la produzione ha raggiunto 8 milioni di unità (l’esemplare in questione è stato proprio un Bigster uscito da Mioveni lo scorso 24 aprile) e vola verso le 800mila l’anno, il 90% destinate all’esportazione. La Sandero, non a caso, è la vettura più venduta d’Europa. Nel nostro Paese è stato un boom. Proposta chiara, listino “vero”, impegno di trasparenza. Lo scorso anno Dacia ha venduto nella Penisola centomila auto, in gran parte a clienti privati.

A fine maggio, ha confermato la quarta posizione nel cumulato consegnando il 68% di vetture in più. Il nuovo Duster ha immatricolato più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2024 avvicinandosi a Sandero. Ora arriva Bigster e potrebbe diventare la terza freccia dell’offensiva Dacia. Bigster, non c’è dubbio, interpreta al meglio i 3 pilastri del brand: è essenziale ma cool, ecologico e smart, robusto e outdoor. In poche parole, perfetto per viaggiare. Su Bigster c’è tutto, tranne il superfluo. Il modello, incaricato di spostare il baricentro della gamma verso l’alto, è lungo oltre 4 metri e mezzo, ha un design evoluto che privilegia robustezza e abitabilità, offrendo un vano di carico che supera i 700 litri ed è in grado di trasportare oggetti lunghi 2,7 metri. La carrozzeria può essere bi-tono con la parte bassa realizzata in speciale materiale Starkle privo di verniciatura particolarmente adatto all’uso off-road. I cerchi arrivano a 19”.

Nell’abitacolo la strumentazione è tutta digitale (display touchscreen da più di 10”), c’è il clima bi-zona, la piastra per ricaricare a induzione gli smartphone e il cruise control adattivo oltre al portellone elettrico (come il sedile guida) e il tetto panoramico apribile. I motori sono tutti elettrificati, “full” e “mild” hybrid, oltre alla tradizionale offerta a Gpl che consente di percorrere 1.450 km no-stop con emissioni e costi limitati. Per l’off road non manca il 4x4. Soluzioni particolari facilitano il viaggio. C’è il sistema intelligente YouClip che consente di posizionare in vari posti numerosi accessori dedicati, il pack-sleep con un box in legno che in un lampo trasforma l’abitacolo in un letto matrimoniale, fino alla tenda da portellone che aderisce perfettamente all’auto trasformando Bigster in un vero campo base. Se il viaggio non è piacevole così...

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venerdì 20 giugno 2025 - Ultimo aggiornamento: 21-06-2025 10:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA