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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Kimi Antonelli dopo il terzo posto nelle qualifiche del GP di Miami

Antonelli un razzo a Miami: è terzo, a soli 67 millesimi della pole record di Vestappen. Male la Ferrari

di Giorgio Ursicino

Sarà Max Verstappen a partire questa sera in pole position nel GP di Miami che scatterà alle 22 (diretta su Sky). Il neopapà ha preceduto di 65 millesimi la McLaren di Norris e di 67 il nostro Kimi Antonelli che è riuscito a ripetere la prestazione maiuscola di venerdì quando era stato il più veloce nelle qualifiche della gara Sprint. Tutti e tre sono scesi sotto il record della pista. L’impresa del giovane bolognese è confermata dalla quinta posizione del suo caposquadra Russell che, su questo tracciato, non è riuscito a stare dietro ad Antonelli. Ora la sfida in qualifica della coppia Mercedes è 5 a 1. Davanti a George si è infilato anche Piastri con l’altra McLaren. Al sesto e settimo posto le ottime Williams di Sainz ed Albon.

Per la Ferrari è stata una delle peggiori qualifiche dell’anno. Lewis non è riuscito ad entrare in Q3 ed oggi partirà dodicesimo, poco meglio Charles che scatterà ottavo. Netto il distacco, il monegasco ha rimediato più di mezzo secondo di ritardo, gran parte incassato nelle prime due curve. Nella gara Sprint la prima partenza al palo non ha portato bene a Kimi che, se fosse uscito indenne dalla prima curva, avrebbe avuto buone possibilità di tenersi il gruppo alle spalle. Prima del via un acquazzone tropicale aveva allagato la pista, costringendo il direttore di corsa a rimandare la partenza.

Nell’unico giro per raggiungere lo schieramento, infatti, Charles Leclerc con la Ferrari è andato in “acquaplaning” appoggiandosi in piena velocità al muro. Tutti sapevano che, smessa la pioggia, l’asfalto si sarebbe asciugato in fretta, quindi i tecnici della Ferrari hanno mandato in pista i piloti con le intermedie per vedere il loro comportamento. Ragionamento sacrosanto, ma bisognava essere un poco accorti perché il fondo stradale era un vero pantano. Con il monegasco mogio ai box, il semaforo si è spento con mezz’ora di ritardo. La prima fila era la più “giovane” dei tre quarti di secolo di storia della F1 in quanto Antonelli e Piastri, insieme, hanno poco più di 40 anni, l’età per intenderci di Alonso ed Hamilton.

I due giovanotti, sull’acqua, sono partiti bene arrivando affiancati alla prima curva. Oscar aveva l’interno, Kimi l’esterno e il canguro, sfruttando le nuove regole, lo ha accompagnato fuori senza infrangere la legge. Il bolognese è rientrato davanti al compagno Russell perdendo tre posizioni. Al termine della gara Kimi parlava da saggio: «È evidente che Oscar mi ha buttato fuori, non mi ha lasciato alcuno spazio. Ma le regole sembra lo consentano e mi comporterò di conseguenza la prossima volta...». In testa erano schizzate le due McLaren, con Piastri davanti a Norris e, con le intermedie, hanno confermato di avere un passo migliore di tutti visto che Verstappen terzo non riusciva a sostenere il ritmo.

Hamilton, con l’unica SF-75 in corsa, era sesto, ma faticava moltissimo a tenere a bada la Williams di Albon. Poco dopo metà gara il tracciato si andava asciugando e quelli che non avevano molto da perdere tentavano l’azzardo di anticipare i tempi. Lo faceva Tsunoda, si fermava Lewis non più in grado di conservare la posizione. Le slick erano più veloci ed era una buona mossa così tutti si sono precipitati ai box. Quando superMax stava ripartendo Kimi rientrava nella piazzola successiva a quella della Red Bull, ma i ragazzi di Horner facevano il clamoroso errore di dare il via all’incolpevole orange senza concedere la sacrosanta precedenza alla Mercedes. Kimi, ancora una volta, dimostrava il suo sangue freddo tipico di campioni molto più esperti di lui: con la coda dell’occhio si accorgeva di Max e, portando via una buona parte dell’ala della RB, sterzava bruscamente rinunciando allo stop.

Se non lo avesse fatto, potevano essere problemi seri per i meccanici di Stoccarda schierati sulla piazzola. Max veniva penalizzato di 10 secondi e finiva in coda al gruppo, Antonelli perdeva posizioni chiudendo decimo. Proprio in quel momento Lawson centrava Alonso spingendolo a muro ed entrava la safety car. Ne approfittava Norris, uno dei pochi che non si era ancora fermato, per sfruttare il cambio in regime di safety e sopravanzare il compagno. La garetta finiva dietro alla vettura di sicurezza con un sorridente Hamilton che sfruttava il cambio anticipato per acchiappare un inaspettato podio. Dopo l’arrivo i commissari penalizzavano Albon, Lawson e Bearman e salivano in classifica Tsunoda, Antonelli e Gasly con Kimi che prendeva i punti del settimo posto.

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domenica 4 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 05-05-2025 11:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA