La Maserati Tipo V4 del 1929

Maserati da record, alla scoperta della Tipo V4. Nel '29 Borzacchini stabilì il primato mondiale sui 10 km lanciati

di Franco Carmignani
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ROMA - Tra la fine degli anni venti e l’inizio degli anni trenta, uno dei Gran Premi più ricchi e ambiti fu quello di Tripoli, abbinato nel 1933 all’omonima lotteria che metteva in palio tre milioni di lire per il primo premio. Vincitore di quell’edizione risultò Achille Varzi con l’Alfa Romeo, accusato però di combine con Nuvolari ed altri, per spartirsi i premi gara.

Tre anni prima sui 71 km dell’omonimo circuito cittadino della capitale, aveva trionfato per la prima volta in un Gran Premio la Maserati con la V4 di Borzacchini. Ma, l’impresa più grande di quel binomio resta senz’altro quella realizzata l’anno prima, precisamente il 28 settembre 1929, a Cremona. In quell’occasione Mario Umberto “Baconìn” Borzacchini, alla guida della Maserati Tipo V4, ha stabilito il primato mondiale sui 10 chilometri con partenza lanciata. La vettura aveva esordito in gara il 15 settembre, guidata da Alfieri Maserati nel Gran Premio di Monza, finendo la gara in sesta posizione. Due settimane dopo, prima della gara al Circuito di Cremona, è andata in scena la “Giornata dei record”, una gara di velocità sui 10 chilometri lanciati. La gara si è svolta lungo la vecchia strada statale (oggi provinciale) n. 10-Padania Inferiore, che partendo da Cremona in direzione est-nord-est, ha un rettilineo di circa 17 km. I 10 km partivano dal municipio di Gadesco Pieve Delmona con arrivo a Sant’Antonio d’Anniata, una frazione di Pessina Cremonese, con circa 3 km di margine per il lancio e l’arresto.

Il regolamento internazionale prevedeva che il percorso venisse compiuto due volte, una per ogni senso di marcia. La media dei tempi registrati veniva omologata ai fini del record.

Borzacchini coprì il tratto ascendente in 2’25”20/100 con una media oraria di 247,933 km/h. Nel tratto discendente il tempo ha registrato due secondi in più, 2’27”40/100 per una media di 244,233 km/h. Il tempo medio è risultato di 2’26”30/100 corrispondente alla velocità di 246,069 km/h: record mondiale per la classe C (da 3000 a 5000 cc). Un risultato straordinario quello di Mario “Baconìn” Borzacchini, che andava così a sovrascrivere il primato precedente del 1927 ottenuto da Ernest Eldridge a Montlhéry con 225,776 km/h con un tempo di 2’39”45/100.

La Maserati Tipo V4 ha segna un importante traguardo per Maserati in termini di innovazione. L’obiettivo di Alfieri Maserati era quello di realizzare una motorizzazione possente unendo due motori uguali a otto cilindri in linea. Questo complesso progetto prevedeva due motori Tipo 26B affiancati collegati da un unico basamento contenente i due alberi motore.

Maserati Tipo V4 dunque perchè V è la sistemazione dei gruppi cilindri collocati ad angolo di 25° mentre 4 è riferito ai litri della cilindrata. Ognuno dei due gruppi aveva la propria accensione a magnete, il proprio carburatore con compressore e il proprio albero motore, per una potenza di oltre 280 cavalli a 5.500 giri/min.

Il telaio era stato particolarmente rinforzato in considerazione dell’impotente potenza del motore. Esso era costituito dai consueti longheroni di acciaio stampato con sezione a C; il cambio era a 4 marce e la trasmissione era composta da un unico albero che terminava al ponte posteriore di tipo rigido, con sospensioni a balestra semi ellittiche. Non si riuscì ad eliminare l’usura rapida dei pneumatici e l’inadeguatezza dei freni, problemi derivanti dalla grande potenza della vettura, oltre che dal suo peso, 1050 kg, non indifferente. La V4 tentò anche il colpaccio a Indianapolis ma senza grossa fortuna. Ne furono costruiti solo due esemplari, il secondo carrozzato da Zagato.

Nel 1932, Ernesto Maserati succeduto al fratello quale leader dell’azienda, propose la V5 con la cilindrata del motore sedici cilindri elevata a cinque litri. Questa vettura ha vinto il Gran Premio di Roma di quell’anno con Luigi Fagioli.

Quanto al primato di Borzacchini ha resistito per otto anni. Il 27 ottobre 1937, Bernd Rosemeyr con un’Audi volò oltre la barriera dei trecento chilometri sull’autostrada Francoforte-Darmstadt, raggiungendo l’allora incredibile media di 341,6 km/h.

 

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Mercoledì 9 Ottobre 2019 - Ultimo aggiornamento: 10-10-2019 10:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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