Toyota Gazoo Racing

Toyota Gazoo Racing, vincere per fare le automobili migliori, più sostenibili e divertenti

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

Il legame che Toyota vuole creare tra le competizioni e la produzione è sempre più forte e al Kenshiki ha voluto sottolinearlo ulteriormente presentando la GR Yaris Aero Package è annunciando che il Toyota Gazoo Racing tornerà alla 24 Ore del Nürburgring con una GR Yaris dotata del cambio GAZOO Racing Direct Automatic a 8 rapporti e con un pilota d’eccezione: quel Morizo che fece lo stesso nel 2007 guidando una Lexus IS200 rivelandosi poi Akio Toyoda, diventato poi presidente ed amministratore delegato dal 2009 al 2023.

Morizo aveva come compagno di squadra Hiromu Naruse, il leggendario capo dei collaudatori di Toyota famoso con il soprannome de “l’uomo che conosce tutte le strade del mondo” e morto nel 2010 per un incidente stradale avvenuto proprio nelle immediate vicinanze del famoso tracciato tedesco mentre era alla guida della sua ultima creatura, una Lexus LF-A Nürburgring Edition che aveva partecipato alla 24 Ore dell’anno prima. L’edizione del 2007 ha tuttavia un valore fondativo per quello che sarebbe poi diventato il reparto cose ufficiale della casa di Nagoya che anche nel 2024 ha fatto man bassa nel motorsport vincendo per la sesta volta di fila il titolo piloti nel WEC, la Dakar e il campionato Rally Raid di cui fa parte e per la quarta volta di fila il titolo costruttori nel WRC sfiorando il sesto di fila tra i piloti.

Alla base di questo orientamento, frutto proprio dell’iniziativa di Akio Toyoda poco prima e durante la reggenza dell’azienda di famiglia, c’è il credo che “le strade costruiscono le persone e le persone costruiscono le auto” e la convinzione che Toyota ha la missione di “fare auto sempre migliori e costruire sorrisi”. A dire il vero, il team che porterà in gara la GR Yaris non si chiamerà semplicemente TGR ma TGRR ovvero Toyota Gazoo Rookie Racing e parteciperà anche alla Super Taiku, gara di durata molto combattuta. La Yaris dunque ha la possibilità di arricchire il suo già invidiabile palmares sportivo e commerciale, un’associazione che oggi rappresenta quasi un unicum, ma una volta era assai più comune quando gli appassionati potevano vedere vincere in pista e nei rally gli stessi modelli che potevano trovare in concessionaria.

La GR Yaris Aero Package rappresenta in questo senso un’ulteriore evoluzione della GR Yaris che è diventata un autentico instant classic per le sue caratteristiche uniche che l’avvicinano alla vettura che vince nei rally, ora anche nel WRC2 e nei campionati nazionali (dove si accompagna anche a monomarca come l’italiano GR Yaris Rally Cup la cui quinta edizione partirà tra qualche giorno). Eppure c’è un’altra Yaris ancora più vicina a quella del mondiale rally ed è la GR Yaris M concept che è stata presentata al Tokyo Auto Salon lo scorso gennaio e sta girando al circuito di collaudo del Fuji. La particolarità è che ha, come la WRC, il motore centrale: un nuovissimo 4 cilindri turbo parte di una nuova famiglia che comprende anche un 1,5 litri e che potrà essere parte di sistemi ibridi, alimentati da carburanti carbon neutral come i biofuel e gli efuel o addirittura da idrogeno.

Queste soluzioni sono già il presente e il prossimo futuro nelle competizioni. Il presente perché già da un paio di anni WRC e WEC utilizzano i carburanti “neutrali” (CO2 prodotta bilanciata nell’intero ciclo di produzione ed utilizzo) e al 70% per l’Hilux che ha vinto alla Dakar mentre la Supra GT4 brucia e-fuel. Toyota ha inoltre già sperimentato l’idrogeno come combustibile in gara su una Yaris e una Corolla dotate del famoso 3 cilindri 1,6 litri che equipaggia le rispettive versioni GR stradali.

Non è poi un mistero che Toyota stia lavorando al prototipo GR H2 Racing Concept per la 24 Ore di Le Mans e le altre gare di durata dotata di questo tipo di propulsione. Nel frattempo, sul versante delle stradali, la GR Yaris Aero Package presenta novità che ne migliorano l’utilizzo in pista con un’aerodinamica che favorisce la deportanza – l’ala posteriore è regolabile su tre posizioni – e il raffreddamento, in particolare dei freni. A questo proposito, la leva del freno a mano è verticale e vicina alla corona del volante, proprio come quella di un’auto da rally, però su modello che tutti conoscono, possono acquistare ed è un riferimento in termini di efficienza.

  • condividi l'articolo
Giovedì 13 Marzo 2025 - Ultimo aggiornamento: 11:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA