La supercar Bermat GT-Pista

Svelata la Bermat GT-Pista, supercar concepita su misura dal cliente

di Piero Bianco
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TORINO - Si chiama GT-Pista, è la nuova sfida della giovane casa costruttrice Bermat fondata nel 2015 a Rovereto (Trento) da Matteo Bertezzolo con il supporto di Jacopo Franchin, 41 anni, ingegnere aerospaziale ed esperto in calcoli strutturali, e del partner finanziario Industrio Ventures. La supercar sportiva (inizialmente destinata alle corse, ma avrà l'anno prossimo una versione stradale e in seguito anche una full-electric) è stata presentata al Museo dell'Automobile di Torino, il tempio del motorismo.

Bertezzolo, 45 anni, faceva l'avvocato ma il suo sogno era costruire supercar sulla scia della tradizione italiana delle Granturismo. Un sogno diventato realtà. Bermat GT-Pista è nata con la collaborazione di Jas Motorsport, mentre la progettazione e il design sono stati affidati a Camal Studio, firma emergente del design fondata da Alessandro Camoral. L'anteriore è aggressivo ma armonico, lo splitter diventa un tema iconico di identità del marchio, i due proiettori tondi per lato, incastonati nei parafanghi, disegnano un'accattivante geometria frontale. Il posteriore mostra un cofano attentamente lavorato e ottimizzato per le funzioni di coda aerodinamica ed estrattore di calore. Gli interni della versione Pista sono essenziali, con l'ampia plancia in fibra di carbonio che attraversa tutto l'abitacolo.

"Il risultato ci ha entusiasmati – spiega Bertezzolo – sia per le prestazioni sia per lo stile. L'obiettivo era ideare una vettura in linea con la tradizione delle granturismo italiane, un patrimonio che dobbiamo preservare ed esportare. Ma volevamo anche una supercar personalizzabile, da realizzare su misura per il cliente, anche come guidabilità: deve rispecchiare lo spirito e lo stile di guida del proprietario". La piattaforma su telaio micro modulare T-MM brevettata da Bermat consente in effetti ampia flessibilità. E il Car Creator, un configuratore online collegato al sito internet dell'azienda, permette tramite uno specifico percorso virtuale di scegliere, come in un videogioco, il livello di personalizzazione.

"Questo progetto – osserva Bertezzolo - è frutto della passione autentica. E ci voleva coraggio a realizzarla in questi ultimi due anni così complicati. Un elemento importante sarà il prezzo, sotto i 200mila euro. Molto competitivo per una vettura così sofisticata e prestazionale. Prevediamo di produrre inizialmente 10 vetture l'anno. Per noi questo è un punto di partenza, non un traguardo conclusivo".

La gestazione virtuale ha accorciato i tempi di realizzazione. Bermat GT-Pista è lunga 4,6 metri e larga 2, con un'altezza di 1,20. Pesa soltanto 985 kg, grazie alla monoscocca in carbonio e alla riduzione strategica di elementi non essenziali. La linea, con livrea racing, è affilata e dinamica, anche bella, con portiere ad ali di gabbiano e spoiler posteriore fisso.

Il motore posteriore 2 litri turbo a 4 cilindri (di origini Honda) eroga 400 CV e 450 Nm di coppia, per una velocità che in pista ha superato i 280 km l'ora e uno spunto 0-100 sotto i 5 secondi. L'eccellente rapporto peso/potenza è una delle chiavi vincenti della GT-Pista.

Tra le altre caratteristiche tecniche la trazione posteriore, cambio sequenziale a sei marce con controllo elettronico, differenziale autobloccante, sospensioni push-rod con ammortizzatori regolabili. I cerchi OZ Racing da 19 pollici "indossano" pneumatici Pirelli, l'impianto frenante adotta dischi autoventilanti all'anteriore e al posteriore. Un buon saggio di coraggioso artigianato che cavalca la passione.

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Domenica 26 Dicembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 19:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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