La rinnovata Mazda CX-3

Pronta la Mazda CX-3 my 2021, il B-Suv controcorrente: classe premium, motore 2.0 litri benzina e addio diesel

di Sergio Troise
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ROMA - Il momento non è dei migliori, il mercato non promette faville, ma i programmi di aggiornamento vanno avanti con l’obiettivo, almeno, di farsi trovare pronti alla ripresa prevista per l’anno prossimo. E’ con questo spirito che Mazda presenta il model year 2021 di CX-3, crossover compatto (4,275 metri) sottoposto ad un facelift all’apparenza circoscritto a pochi dettagli estetici, in realtà rinnovato in molti particolari riguardanti telaio, sospensioni, motore, piacere di guida, comfort, sicurezza: un lavoro in profondità, tipico della filosofia giapponese e, in particolare, di Mazda, da sempre restia a rivoluzionare modelli di successo e in molti casi dotata del coraggio necessario per imporre scelte controcorrente.

Mentre tutti i produttori di city-crossover puntano su motorizzazioni di piccola cubatura, in molti casi tre cilindri turbo, la casa di Hiroshima ha deciso infatti di insistere su un propulsore 4 cilindri 2.000 aspirato della famiglia Skyactive-G: abbinabile a un cambio manuale o automatico a 6 marce, viene classificato come Euro 6d capace di contenere i consumi medi in 5,3 litri/100 km (ciclo NEDC) e le emissioni di CO2 a 121 gr/km (14% meglio del modello uscente).

“E’ il motore più equilibrato, assicura una potenza di 121 cavalli, ma con le modifiche alle quali è stato sottoposto e il supporto del sistema di disattivazione dei cilindri riduce i consumi rendendo possibili percorrenze mai raggiunte prima” dicono in casa Mazda, difendendo a spada tratta la propria scelta controcorrente. L’unica concessione alla tendenza del momento è stata fatta sul fronte del Diesel: eliminato dalla gamma. La domanda è crollata e non vale la pena insistere.

Vista da vicino, la CX-3 2021 non presenta, come detto, modifiche sostanziali rispetto al modello del 2018. Rimane intatta quella che in Mazda chiamano “la bellezza del premium”, a sottolineare la riuscita combinazione tra uno stile decisamente piacevole e il fascino e l’eleganza tipiche di auto di categoria superiore. Soltanto un occhio molto attento scoprirà dunque che il frontale è stato ritoccato con parti cromate, gruppi ottici full led più sottili e altri piccoli dettagli destinati a conferire un po’ di aggressività in più.

Altre modifiche riguardano gli interni, dove spiccano la qualità complessiva dei materiali e la cura messa nella definizione dei sedili, derivati da quelli della sorella maggiore CX-30: non solo per la scelta di tessuti e pelli pregiate, ma soprattutto per il lavoro svolto in fase di progettazione, con l’obiettivo di assicurare una posizione corretta del bacino, della colonna vertebrale e della testa. In aggiunta è disponibile, a richiesta, anche il sistema di riscaldamento. E risultano eleganti, poi, anche gli accoppiamenti cromatici; si fanno apprezzare le cuciture a rilievo, mentre delude un po’ la misura dello schermo a centro plancia: appena 7 pollici. Invariata la misura del vano bagagli, da 350 a 1260 litri.

Ulteriori novità riguardano gli equipaggiamenti, distribuiti tra dotazioni di serie e optional. L’allestimento Executive offre di serie i cerchi in lega da 18 pollici, la frenata automatica con riconoscimento diurno e notturno dei pedoni, il climatizzatore automatico, l'infotainment Mazda Connect con connessione wireless compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, i sensori di parcheggio e quelli luce e pioggia, oltre ai vetri oscurati posteriori. L’allestimento più ricco, Exceed, aggiunge la smart-key, i gruppi ottici full led, le finiture esterne cromate, la retrocamera e gli interni di pelle e tessuto. Tra gli optional spiccano il pacchetto di ADAS che include il cruise control adattivo, il monitoraggio dell’angolo cieco, il riconoscimento della segnaletica stradale, i gruppi ottici Matrix Led, l’impianto audio Bose e gli interni di pelle con sedili riscaldabili e regolabili elettricamente.

Rimangono invece invisibili all’esterno le modifiche apportate alla struttura e alla motorizzazione. Nel corso di una video conferenza di presentazione del model year 2021 è stato spiegato infatti che “gli ingegneri giapponesi hanno svolto un lavoro mirato a migliorare il comportamento dinamico dell’auto, e dunque il comfort e la sicurezza”.

Sono state rifatte, dunque, quasi tutte le saldature della scocca; il sistema delle sospensioni ha ora nuove molle e lo sterzo una nuova caratura. “Tutto ciò – viene sottolineato – rende la guida estremamente fluida, al punto da migliorare il comportamento in curva e da neutralizzare persino i contraccolpi delle buche e dei sanpietrini, per non dire della silenziosità”. Chi ha avuto il privilegio di guidare l’auto in anteprima assicura che “è come guidare una comoda berlina per famiglia, piuttosto che un crossover”. Tutto ciò viene definito dai giapponesi di Mazda “Jinba Ittai”, vera e propria filosofia del piacere di stare a bordo, ampiamente sperimentata anche su altri modelli della Casa nipponica.

Altri interventi sono stati dedicati, come detto, al motore, con l’obiettivo di ottimizzarne il rendimento. Il lavoro degli ingegneri giapponesi si è concentrato su dettagli come la struttura dei condotti di aspirazione e scarico, i pistoni, gli iniettori. “E il risultato – fa notare Roberto Pietrantonio, direttore di Mazda Italia – è un motore più potente, in grado di migliorare le prestazioni della CX-3 in velocità, ma anche di contenere consumi ed emissioni su livelli impensabili per un propulsore di due litri”.

La nuova Mazda CX-3, come detto in apertura, è l’unica del segmento che utilizza un motore 2.0 litri aspirato. Una scelta controcorrente, che il dg di Mazda Italia spiega così: “Sappiamo bene che c’è una resistenza psicologica del pubblico verso i propulsori di cilindrata così alta montati su auto di piccole dimensioni, ma noi siamo convinti che sia la scelta migliore. Un tricilindrico turbo, a nostro avviso, è più delicato e meno affidabile; un motore due litri aspirato è meno sollecitato in termini di termodinamica, rotazione, consumi. E comunque – aggiunge Pietrantonio – è solo un problema psicologico che condiziona l’automobilista/consumatore, soprattutto quello italiano”.

La gamma prevede, come detto, due allestimenti – Executive ed Exceed, con cambio manuale o automatico 6 marce e prezzi di 23.150, 25.600 e 26.750 euro. L’auto è già ordinabile nelle concessionarie. Nelle aspettative di Mazda Italia c’è l’interesse anche da parte del pubblico femminile, che in genere guarda con attenzione ai B-SUV, sia pure di cilindrata inferiore. Per “fare colpo” sono stati adottati alcuni accorgimenti legati all’aspetto dell’auto, in primis l’introduzione di una nuova verniciatura, particolarmente accattivante, frutto di una inedita metodologia applicata ai metalli e alle plastiche della carrozzeria – Polymetal Gray Metallic - in grado di regalare un effetto metallizzato-bagnato brillante e particolarmente chic. Funzionerà? Per ora possiamo dire soltanto che l’effetto è davvero molto bello.

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Venerdì 27 Novembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 30-11-2020 20:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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