La Porsche 935 in pista

Porsche celebra i 70 anni del marchio con la “speciale” 935: 700 cv, 77 unità, 702.000 euro

di Sergio Troise
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STOCCARDA - Quando il progettista di automobili sportive ad alte prestazioni si mette al lavoro non può sprigionare tutta la creatività e la fantasia che lo spingerebbero a creare qualcosa di diverso e di migliore rispetto a tutto ciò che si è fatto in precedenza. Non può perché è obbligato a rispettare alcuni parametri imposti dalle normative, come l’altezza dei fari, la capacità di preservare in qualche modo i pedoni in caso d’investimento, gli spazi nell’abitacolo, il comfort e la sicurezza dei passeggeri. Se il progetto al quale il progettista mette mano è mirato però alla realizzazione di un’auto che non dovrà circolare su strada, ma esclusivamente in pista, le cose cambiano. Allora tutto (o quasi) è possibile.

E’ partendo da questo presupposto (realizzare un’auto destinata esclusivamente ai track days in autodromo) che Porsche ha commissionato ai suoi ingegneri un’auto celebrativa dei 70 anni della propria storia, capace di rendere omaggio nel miglior modo possibile alla mitica 935/78, l’auto che trionfò a Le Mans e venne soprannominata Moby Dick, per via della sua forma allungata, delle massicce carenature e del colore bianco (poi vivacizzato dalle decorazioni rosse e azzurre dello sponsor Martini, che ancora oggi sono disponibili, su richieste del cliente).

E’ nata così, ai giorni nostri, la Porsche 935 Clubsport, omaggio all’iconico modello del passato. Presentata a Laguna Seca (California), la nuova supercar tedesca ha fatto girare la testa ai privilegiati che hanno potuto vederla in anteprima. E non solo per l’aspetto che richiama palesemente la progenitrice, ma anche per le caratteristiche annunciate, a cominciare dal motore: 6 cilindri biturbo 3.8 con potenza di 700 cv abbinato al cambio PDK a 7 rapporti.

Evoluzione della 911 GT2 RS da cui deriva, la 935 dei giorni nostri contiene il peso attorno ai 1380 kg grazie all’abbondante impiego di parti in fibra di carbonio. Come la progenitrice, mostra un posteriore allungato e vistose appendici aerodinamiche. Proprio come certe auto da competizione, viene presentata senza fari e con un solo sedile (avvolgente e con cinture di sicurezza a 6 attacchi) destinato al pilota, mentre il secondo sedile rientra nella lista degli optional.

Anche per questo l’auto non può essere omologata per uso stradale e può essere utilizzata soltanto in pista. «In tal modo - spiega Frank-Steffen Walliser, vicepresidente Porsche Motorsport e GT Cars – progettisti e ingegneri non si sono dovuti attenere alle tradizionali regole imposte per le auto stradali ed hanno avuto quindi grande libertà nello sviluppo». L’esclusività del modello spiega anche la decisione di produrre l’auto in tiratura limitata (77 unità) e il prezzo da capogiro: 702.000 euro circa.

L’aerodinamica è parte fondamentale del progetto, e infatti non passano inosservate le prese d’aria anteriori studiate per aumentare la deportanza, mentre la grande ala posteriore tiene a terra il retrotreno offrendo equilibrio e capacità di tenuta in curva. Ciò detto, molti dettagli dell’esterno sono un omaggio alle auto vincenti della storia delle corse che hanno visto la Porsche protagonista: i cerchi ruota, tanto per dire, riprendono quelli della 935/78; gli specchietti laterali provengono dall’attuale RS11 911 Le Mans, mentre i terminali di scarico in titanio richiamano la Porsche 908 del 1968. Altri elementi di spicco, l’allargamento dei passaruota e la creazione di un’inedita zona posteriore che unisce il grande elemento aerodinamico superiore largo 1,9 metri, la carenatura della coda, il diffusore e l’impianto di scarico con doppia uscita centrale.

La connotazione racing emerge in tutta la sua evidenza anche all’interno, dove l’abitacolo è protetto da un robusto roll-bar. Non mancano richiami ad altri modelli, come la leva del cambio con design della 917 e della Carrera GT, il volante in carbonio e il display a colori ripresi dalla 911 GT3 R 2019. Tra le dotazioni legate al comportamento dinamico, vale la pena ricordare che non mancano il controllo di trazione e l’ABS. Per chi può, l’auto è già ordinabile. Prime consegne a giugno 2019.

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Mercoledì 3 Ottobre 2018 - Ultimo aggiornamento: 04-10-2018 13:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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