La Polestar 1

Polestar 1, Volvo svela un mostro d’eleganza con tecnologia al top come una Formula 1

di Giorgio Ursicino
  • condividi l'articolo

SHANGHAI - Una supercar lo è di sicuro, visti i poderosi 600 cavalli nascosti sotto la filante carrozzeria. Ma dobbiamo abituarci, le auto elettriche o fortemente elettrificate ci sorprenderanno sempre di più, non tanto per la potenza massima che pur sarà vigorosa, per la stratosferica coppia disponibile in tempo reale che garantirà accelerazioni e riprese brucianti e un superbo piacere di guida. La nuova Tesla roadster concept svelata da Elon Musk scenderà sotto i due secondi per volare da 0 a 100, ma si vocifera che il tempo impiegato dall’attesissima Maserati Alfieri non sarà poi molto diverso.
 

 

I Nm di coppia della nuova Polestar 1 arrivano a mille, un picco proibitivo per qualsiasi hypercar aspirata (la Ferrari 812 Superfast, un’eccellenza assoluta, arriva a 718, la “cattiva” Porsche 911 GT3, un animale da pista, si ferma a 460), ma difficile da raggiungere anche per quelle sovralimentate. Il nuovo gioiello del Volvo Cars Group è una Gran Tourer Coupé 2+2 con muso lungo, coda raccolta e la parte alta interamente in cristallo formata da tetto, parabrezza e lunotto. Nasce sulla piattaforma “scalabile” (Spa) della casa di Goteborg, ma rispetto alla S90 ha un passo accorciato di 32 cm e uno sbalzo posteriore ridotto di 20 (la lunghezza totale è di 4,5 metri). Oltre il 50% delle componenti sono state riprogettate visto che Polestar 1 ha una scocca gran parte in fibra di carbonio con un peso ridotto di 230 Kg e una rigidità torsionale aumentata del 45%.

Eccellente il baricentro al pari della distribuzione dei pesi (48% sull’avantreno, 52% dietro). A rendere perfetto l’handling e tenere elevato il comfort provvede una nuova tecnologia applicata al telaio che si base sull’esordio di ammortizzatori Ohlins di nuova generazione dotati di valvole che si aprono e chiudono in appena due millesimi di secondo, quindi riescono a variare l’assetto in maniera fulminea.

Per tenere a bada tanta esuberanza c’è un impianto frenante realizzato dalla giapponese Akebono che conta su dischi da 40 mm e pinze a sei pistoncini. Non ancora dichiarati ufficialmente i dettagli della sofisticata powertrain, ma è certo che Polestar 1 è una 4x4 con due propulsori elettrici da 109 cavalli ciascuno al retrotreno che garantiscono il “torque vectoring”. Davanti c’è invece un termico due litri turbo che sviluppa 343 cavalli. A completare il pacchetto un motogeneratore integrato nella scatola del cambio da 46 cv capace di offrire una spinta ulteriore. I 150 km che si possono percorrere a “zero emission” non saranno certo noiosi poiché la potenza elettrica complessiva si avvicina ai 200 kW.

«Produrremo vetture solo elettriche, ma siamo e rimarremo un marchio sportivo ad alte prestazioni - ha dichiarato il ceo di Polestar Thomas Ingenlath - crediamo molto nella nostra formula di utilizzo con semplice rata mensile che include un’infinità di servizi, ma se ci saranno dei clienti che insisteranno per acquistarla troveremo una soluzione. Diciamo che se firmano un assegno di circa 130 mila euro questa meravigliosa GT può diventare loro per sempre...».
 

  • condividi l'articolo
Giovedì 14 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 15-06-2018 13:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti