La rinnovata Audi A8 L 60 TFSI e quattro

Lusso, prestazioni e ibrido hi-tech: Audi rinnova l’ammiraglia A8 e la variante sportiva S8

di Sergio Troise
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INGOLSTADT - Il piano di elettrificazione di Audi va avanti. E coinvolge i piani alti della produzione di Ingolstadt, ovvero l’ammiraglia A8 e la sua variante sportiva S8, ora disponibili nelle versioni ibrida plug-in e mild hybrid, con potenze ragguardevoli, prestazioni entusiasmanti e, soprattutto, una virtuosa limitazione delle emissioni nocive. Con orgoglio, la casa tedesca definisce il nuovo modello top di gamma “il manifesto tecnologico del brand”. Di conseguenza – com’è facile immaginare – parliamo di prodotti esclusivi, riservati a un’élite disposta a superare senza impacci l’asticella posta tra 108.800 e 147.350 euro (optional esclusi!).

La formula prevede per l’A8 TFSIe l’abbinamento tra il noto motore V6 turbo 3.0 benzina da 340 cv e una unità elettrica ricaricabile alla spina, per una potenza complessiva di 449 cv/700 Nm (disponibili già a 1250 giri!). Per la S8 il motore termico è invece il V8 4.0 TFSI da 571 cv e 800 Nm, in questo caso supportato da un sistema mild hybrid a 49 volt (dunque non ricaricabile alla spina) e distacco automatico dei cilindri non necessari quando le condizioni di marcia lo richiedono (cylinder on demand).

Entrambe dispongono della trazione integrale quattro e assicurano prestazioni coerenti con la tradizione del marchio e del modello, ma si distinguono – vale la pena sottolinearlo - per il diverso sistema di elettrificazione, che ne condiziona anche l’utilizzo: mentre la A8 TFSIe può percorrere 45 km a zero emissioni utilizzando soltanto il propulsore elettrico, la S8 non può percorrere nemmeno un metro a zero emissioni. Entrambe rappresentano però la prova concreta della prosecuzione di un processo di rinnovamento in linea con i tempi che cambiano: un percorso obbligato, intrapreso da tempo in casa Audi.

Ma andiamo con ordine. E partiamo dalla nuova A8 ibrida plug-in, cominciando col dire che a Ingolstadt hanno tenuto ben presenti le esigenze di mercati importanti come Cina e Stati Uniti, e per questo hanno previsto anche una variante L a passo lungo, in alternativa al modello base destinato prevalentemente all’Europa. In entrambe le configurazioni l’auto dispone, come detto, del motore V6 3.0 turbo da 340 cv, con iniezione diretta della benzina e filtro antiparticolato, abbinato a un motore sincrono a magneti permanenti (PSM) da 136 cv. La componente elettrica è integrata, assieme alla frizione di separazione, nella trasmissione tiptronic a 8 rapporti con convertitore di coppia e il cambio lavora in abbinamento alla trazione integrale permanente quattro. Nelle fasi di recupero il propulsore a zero emissioni funge da generatore accumulando energia nella batteria agli ioni di litio. Quest’ultima, posizionata sotto il pianale del bagagliaio, è composta da 104 celle a sacchetto e ha una capacità di 14,1 kWh.

Secondo la Casa, così equipaggiata l’Audi A8 ibrida plug-in può percorrere 37 km con un litro di benzina, emettendo allo scarico da 62 a 66 gr/km di CO2. Un po’ di più nell’allestimento L, con consumi dichiarati di 2,8/3,0 litri/100 km e CO2 a 64/67 gr/km.

Data la situazione provocata dall’emergenza Coronavirus non è stato ancora possibile provare la nuova ammiraglia dei quattro anelli. Ciò detto, la Casa tiene a far sapere che al di là delle prestazioni velocistiche e di accelerazione (0-100 in 4,9 secondi, velocità massima autolimitata di 250 km/h, 130 in modalità zero emissioni), l’auto si fa apprezzare per il forte contenuto di novità rappresentato dalla componente elettrica. Viene spiegato infatti che l’avviamento avviene in modalità EV (Electric Vehicle) e si procede a zero emissioni fin quando il conducente preme con decisione il pedale dell’acceleratore.

Una volta in movimento, si può decidere liberamente se e come intervenire nell’interazione tra il propulsore termico e il motore elettrico. A tal proposito sono disponibili, oltre al programma di marcia EV, anche Auto e Hold. Le tre opzioni danno rispettivamente priorità alla trazione elettrica, alla modalità ibrida automatica (che si avvale della gestione predittiva della trazione) o al risparmio d’energia a vantaggio di una successiva fase di viaggio.

Il sistema di recupero deriva dalla full-electric Audi e-tron, e in fase di rilascio permette di recuperare fino a 25 kW di potenza, addirittura 80 kW in frenata, ottimizzando l’efficienza. Il motore elettrico si occupa delle decelerazioni lievi, le più frequenti nella marcia quotidiana; le frenate di media intensità, oltre gli 0,3 g, sono di competenza dei freni idraulici tradizionali.

E’ prevista la possibilità di ricarica della batteria sia a una presa domestica, sia a una wallbox più potente. Nel primo caso, con 230V disponibili, occorrono 6,5 ore per un pieno d’energia; nel secondo, con 7,4 kW, il tempo si riduce a 2,5 ore. Nel caso si necessiti di piccoli spostamenti, ovviamente può bastare una ricarica parziale, di durata ridotta.

Come è noto, la diffusione delle auto ricaricabili è condizionata in Europa, e soprattutto in Italia, dall’ancora insufficiente rete di distribuzione dell’energia. Ciò detto da Ingolstadt tengono a rammentare che è stato istituito il servizio Audi e-tron Charging Service che garantisce l’accesso a una vasta rete di colonnine pubbliche (oltre 135.000 a fine marzo 2020) in 24 Paesi europei. Per usufruirne è necessario munirsi di una card previo registrazione nel portale myAudi. La fatturazione viene effettuata mensilmente tramite l’account utente.

In Italia la disponibilità di colonnine non è ancora adeguata. Ma l’acquisto di un’auto ecologica comporta comunque vantaggi in termini di fiscalità. Nel caso specifico l’ammiraglia ibrida plug-in dell’Audi è esente totalmente dal bollo, non è soggetta al cosiddetto "malus" introdotto dalla Legge di Bilancio 2019, e può contare su costi assicurativi mediamente ridotti del 10% rispetto alle vetture tradizionali. E ancora: l’auto è esente dai blocchi del traffico, accede liberamente alle ZTL e, in alcune città, usufruisce del parcheggio gratis nelle strisce blu.

Il discorso riguarda in parte anche la variante sportiva S8, che però può vantare qualche privilegio in meno adottando il sistema mild hybrid, ovvero l’ibrido leggero. Con la A8 TFSIe, la S8 condivide il lieve restyling estetico (alcuni dettagli sono ispirati all’elettrica e-tron), la ricchezza delle dotazioni e la raffinatezza degli interni, ma si distingue per la motorizzazione e, come detto, per il diverso sistema di elettrificazione.

In questo caso, infatti, si parte non dal V6 da 340 cv, ma dal poderoso V8 biturbo 4.0 TFSI da 571 cv/800 Nm, per il quale è stato progettato un sofisticato sistema di contenimento dei consumi (e quindi delle emissioni) fondato sulla tecnologia mild-hybrid a 48 Volt e sull’autoesclusione dei cilindri (cylinder on demand). “Il sistema – spiegano i tecnici di Ingolstadt - disattiva i singoli cilindri ai carichi medi e ridotti, facendo in modo che si esalti l’efficienza, senza per questo penalizzare le prestazioni”. In proposito, vale la pena ricordare che parliamo di un’auto in grado di scattare da 0 a 100 in 3,8 secondi!

Tra i valori aggiunti della S8 spiccano alcuni accorgimenti che enfatizzano i contenuti hi-tech, come la trazione integrale permanente quattro qui dotata del differenziale sportivo e la disponibilità delle 4 ruote sterzanti. A sostegno del comportamento dinamico sono state adottate sulla S8 le innovative sospensioni attive predittive (in questo caso di serie, e condivise con la A8), per non dire delle molle pneumatiche adattive e degli attuatori elettromeccanici che contribuiscono a neutralizzare gli effetti di rollio e beccheggio. Per la S8 è prevista, inoltre, la disponibilità di freni carboceramici, dotazione tipica delle vetture sportive, al pari delle pinze anteriori a 10 pistoncini. Optional specifici della S8 sono anche i cerchi in lega da 21 pollici e alcuni dettagli estetici relativi sia alla carrozzeria sia all’abitacolo.

Non è detto comunque che guidare la S8 esalti esclusivamente la sportività e precluda i privilegi del comfort: è prevista infatti la possibilità di scegliere, tramite il Drive Select, tra 5 programmi diversi per regolare la dinamica di marcia. In tal modo l’Audi 58 può configurarsi come un’ammiraglia estremamente confortevole (Comfort+) oppure una sportiva dalle prestazioni emozionanti (Sport+).

Quanto alle dotazioni di ultima generazione, sia la S8 sia la più tranquilla A8 (ma anche le altre della gamma) sono dotate – prima volta per il marchio Audi - del concept di gestione dei comandi integralmente digitale MMI touch response, il comando vocale che riconosce le espressioni di uso comune. Sono di serie i servizi Audi connect, inclusi l’assistente vocale Amazon Alexa e le informazioni Car-to-X, la navigazione che segue i principi del machine learning e sino a 38 sistemi di assistenza alla guida raggruppati principalmente nei pacchetti City e Tour.

Tra i tanti sistemi a supporto alla sicurezza ormai comuni a tutte o quasi le auto di ultima generazione (lettura dei segnali stradali, controllo dell’angolo cieco, frenata automatica, rispetto dei limiti ecc.) vale la pena sottolineare quello legato al rischio d’incidente provocato da un veicolo che sopraggiunga lateralmente: in tal caso l’Audi A8 è in grado di riconoscere il rischio d’impatto laterale e si solleva automaticamente di 8 cm, in modo da attenuare gli effetti dell’urto, scaricandone l’energia verso la zona più resistente della struttura. Secondo gli esperti dell’Audi “la deformazione della cellula abitacolo e le sollecitazioni a carico degli occupanti, soprattutto all’altezza del torace e del ventre, diminuiscono fino al 50% rispetto a un impatto laterale senza sollevamento”.

L’innovazione riguarda tutta la gamma A8, che include anche le versioni benzina e diesel. Oltre alla plug-in e alla sportiva S8 mild hybrid, Audi lancia infatti anche le versioni 60 TFSI e 60 TDI con propulsori V8. La prima adotta un motore 4.0 benzina da 460 cv e 660 Nm con sistema mild hybrid a 48 Volt, con consumi compresi tra i 11,8 e i 12,6 l/100 km (Wltp); la seconda propone invece il 4.0 TDI da 435 CV e 900 Nm, sempre abbinato all’ibrido leggero a 48 Volt e capace di una media consumi tra gli 8,1 e gli 8,8 l/100 km. Entrambe le varianti possono passare da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi.

Per l’inedita ibrida plug-in A8 TFSIe il listino parte da 108.850 euro (116.150 euro nel caso della variante L a passo lungo); la S8 TFSI mild hybrid è offerta a 147.350 euro nella variante standard, a 160.250 euro nell’allestimento top di gamma Sport Attitude. L’Audi A8 4.0 (60) TDI quattro tiptronic parte invece da 118.400 euro in configurazione standard e da 125.700 euro nella variante a passo lungo; l’A8 4.0 (60) TFSI e la variante L sono disponibili rispettivamente e 118.850 e 126.150 euro.

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Martedì 31 Marzo 2020 - Ultimo aggiornamento: 02-04-2020 09:54 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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