La performante Hyundai i30 N

Hyundai scommette sulle prestazioni con la i30 N, sportiva da tutti i giorni

di Giampiero Bottino
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DÜSSELDORF – Nella sua scalata al mondo premium, mai dichiarata esplicitamente ma perseguita con tenacia negli ultimi anni, Hyundai gioca la carta delle vetture ad alte prestazioni, dando un concreto seguito all'annuncio ufficiale del settembre 2015 e alle numerose concept car che negli ultimi due anni hanno scandito la marcia di avvicinamento – culminata con la RN30 svelata al Salone di Parigi 2016 – alle Hyundai tutte muscoli e temperamento.
 

Adesso per la gamma “N” è scoccata l'ora della verità, e a dare il “buon esempio” non poteva essere che il modello baricentrico, e in questo momento particolarmente rappresentativo, del marchio coreano, la i30 che non a caso ha celebrato nell'evento tedesco una doppia anteprima mondiale rivelandosi anche nell'originale e inedita connotazione di coupé a 5 porte denominata Fastback.

Eccola quindi, la nuova bandiera della sportività Hyundai, la i30 N che – pur non nascondendo la stretta parentela con la Tcr da gara – interpreta le alte prestazioni secondo la filosofia del sub-brand voluto dal costruttore coreano: garantire il massimo piacere della guida alla portata di tutti con vetture accessibili, tecnologicamente avanzate, che promettono adrenalina e divertimento sia su strada, sia su pista.

Uno spirito che si manifesta anche nell'esclusiva livrea “Performance Blue” – ispirata con sobrietà e senza eccessive divagazioni cromatiche all'universo Hyundai Motorsport – con cui la i30 N, sviluppata sulla base della berlina a 5 porte, si è presentata all'appuntamento officiato da Albert Biermann, vice presidente esecutivo responsabile della divisione Alte prestazioni, con la collaborazione del collaudatore ufficiale del Progetto Tcr Gabriele Tarquini.
 

 

Pur senza competere in fatto di potenza pura con gli oltre 350 cv schierati dalla “cugina” da competizione, la i30 N giustifica il proprio ruolo di sportiva da tutti i giorni con il turbo a benzina 2.0 T-Gdi con una potenza base di 250 cv (sotto il limite del superbollo italiano) che salgono a 275 se la vettura è equipaggiata con il Perfomance Pack che comprende tra l'altro gli pneumatici Pirelli P-Zero da 19 pollici.

Numerosi gli accorgimenti adottati per garantire ai clienti il massimo piacere della guida e fare della i30 N un'autentica “regina” delle curve: sospensioni a controllo elettronico, differenziale elettronico a slittamento limitato, selettore di guida a 5 modalità (Eco, Normal, Sport e le più estreme N e N Custom), funzione “Rev matching” che agevola la scalata del cambio manuale a 6 marce, “Launch control” per partenze da fermo più brucianti, generatore elettronico di suono che quando si utilizzano le modalità di guida più spinte riempie l'abitacolo di un rombo che per gli appassionati diventa una musica celestiale.

Disponibile da ottobre a prezzi ancora da definire, la i30 N segna – come detto – il debutto di una famiglia hi-performance destinata a ulteriori ampliamenti. Ma che c'azzecca – si chiederà qualcuno – la N con la sportività? La risposta è ovvia, almeno secondo la logica coreana non sempre facile da interpretare: N è l'iniziale delle “culle” di una gamma «Nata a Namyang (Corea) e allevata al Nürburgring (sede del centro tecnico europeo Hyundai)». Ma è anche, e questo è meno intuitivo, la lettera dell'alfabeto che più ricorda la conformazione di una chicane.

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Venerdì 1 Settembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 06-09-2017 12:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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