Quattro ruote sterzanti, motori e cambi di ultima generazione, dotazioni tecnologiche all'avanguardia per la Renault Talisman

Renault Talisman, la berlina francese che vuole sfidare le premium tedesche

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FIRENZE – Non facciamo confusione: la Talisman non è la nuova Laguna. Le parole sono nostre, ma nella sostanza il concetto è quello che il management Renault ha ribadito in tutte le salse durante la presentazione ufficiale alla stampa internazionale della berlina di segmento D del costruttore francese.

In effetti, le due vetture – anche se materialmente sembrano darsi il cambio nel listino della Losanga – distano anni luce l'una dall'altra. E non soltanto perché la Talisman nasce su una piattaforma moderna come la Cmf C/D dell'Alleanza già utilizzata da entrambi i marchi per modelli come le Renault nuovo Espace e Kadjar, piuttosto che per le nuove generazioni delle Nissan Qashqai e X-Trail.

A sottolineare le differenze concorrono il concetto stesso della vettura, poiché la Talisman rispetta in pieno i codici stilistici delle classiche berline a quattro porte (anche se gli schienali posteriori abbattibili amplificano la capacità di carico) rispetto alle 5 che hanno sempre contraddistinto la Laguna, mentre l'attenzione alla qualità e la ricchezza di dotazioni tecnologiche evolute segnano un netto avvicinamento – per contenuti e posizionamento di mercato – al mondo premium.

Tra i legami tecnici tra i due modelli c'è comunque il telaio 4Control che offre un'attendibile chiave di lettura di un comportamento stradale più che convincente quanto ad agilità (notevole per una vettura che sfiora i 4,85 metri di lunghezza) e tenuta di strada. Le quattro ruote sterzanti – in senso opposto a bassa velocità, nella stessa direzione quando si superano i 60 km all'ora (80 in modalità Sport) – aiutano tanto a districarsi nel traffico urbano e nelle manovre di parcheggio, quanto ad affrontare senza problemi e con buon ritmo i curvoni autostradali e le tortuose strade che si inerpicano sulle colline del Chianti.

Pur non potendosi definire una sportiva pura, la Talisman ha offerto prestazioni più che adeguate con entrambi i motori disponibili durante le prove, e cioè il turbo a benzina Tce 1.6 da 200 cv e il pari cilindrata turbodiesel dCi da 160 cv con tecnologia twin turbo che si collocano ai vertici di una gamma completata dal Tce da 150 cv e dal dCi di 130. Quest'ultimo è l'unico a offrire il cambio manuale a 6 marce in alternativa all'automatico a doppia frizione Edc che invece è di serie con gli altri propulsori in versione a 7 marce nel caso dei benzina, a 6 rapporti per i diesel.

La dinamica della vettura viene gestita sul display da 7 o da 8,7 pollici del sistema Multi-Sense che è diventato la bandiera tecnologica di tutte le Renault di più recente concezione. Accanto alle diverse funzioni di navigazione, infotainment e comfort, lo schermo touch screen permette di selezionare gli assetti e il comportamento dinamico della Talisman, adeguando alla scelta anche l'atmosfera luminosa e sonora che si respira nell'abitacolo, secondo le modalità Eco, Neutral, Sport e Comfort. A eccezione dell'ultima, tutte sono state a nostro avviso accompagnate da una rigidità delle sospensioni non sempre gradevole. Il Multi-Sense prevede anche una quinta modalità, denominata Perso, che consente di scegliere la configurazione preferita combinando in assoluta libertà i dieci parametri sui quali interviene il sistema.

Il panorama tecnologico di una berlina evoluta si manifesta in numerose soluzione evolute, a cominciare dai sedili anteriori con ventilazione degli schienali integrata che tengono a battesimo – in anteprima mondiale – un nuovo guscio semirigido (Cover carving technology) meno ingombrante e più leggero pur senza nessun compromesso sul piano del comfort. E sulla Initiale Paris, declinazione più ricca e sofisticata delle nuove Renault, i sedili offrono ben 10 possibilità di regolazione, 8 delle quali a comando elettrico.

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Lunedì 30 Maggio 2016 - Ultimo aggiornamento: 31-05-2016 21:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA