La nuova Kia Niro

Sbarca in Italia il crossover Kia Niro: propulsione ibrida e tecnologia al top

di Giampiero Bottino
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MILANO - Con il porte aperte – o meglio l'open week end, come vuole l'esterofilia linguistica così di moda nel mondo dell'auto – dell'ultimo fine settimana di settembre, la Niro ha iniziato anche in Italia il suo cammino commerciale che alla Kia si augurano lungo e ricco di soddisfazioni. Un auspicio che il nuovo crossover compatto (è lungo 4.355 mm) del marchio nipponico sembra in grado di soddisfare, visto che alle indubbie attrattive tecniche – è l'unico della sua categoria a essere proposto nella sola versione ibrida – abbina un listino allettante e ben strutturato.
 

 

Il prezzo annunciato dall'amministratore delegato di Kia Motor Italia Giuseppe Bitti è di 27.000 euro. Cifra già interessante per un modello ibrido praticamente full optional, ma destinata a diventare ancora più appetibile per chi approfitta dell'offerta di lancio valida per i primi due mesi di commercializzazione. Periodo nel quale i clienti possono beneficiare di un vantaggio di 2.100 euro, ulteriormente aumentato in caso di permuta/rottamazione, di 1.000 euro per una vettura a Gpl o metano, di 2.000 per un'ibrida o elettrica. In questo modo, il prezzo reale scende a 23.900 o 22.900 euro rispettivamente.

Il piano di lancio è stato definito partendo dall'idea di considerare Niro come un prodotto tradizionale. Per evidenziarne la normalità e smentire le false convinzioni che molti automobilisti nutrono nei confronti della propulsione ibrida (così affermano le ricerche di mercato) è stato deciso di affidarne la distribuzione all'intera rete Kia, e non solo a un ristretto gruppo di dealer come i 20 selezionati a suo tempo per vendere la versione elettrica della Soul.

Una normalità che Niro ha confermato nella prova su strada su un percorso che alternava tratti tortuosi e veloci incursioni autostradali. In tutte le situazioni, alla guida non ha manifestato differenze avvertibili rispetto a un crossover tradizionale della stessa categoria, esibendo una buona attitudine dinamica e un temperamento brillante, tenendo conto che in questo caso l'ibrido – del tipo parallelo – privilegia l'efficienza più che le performance, ma senza penalizzare il piacere della guida.

Le uniche manifestazioni di diversità sono l'assoluto silenzio che accompagna l'accensione del motori (l'avviamento avviene sempre in elettrico, e solo la spia “Ready” nel quadro strumenti ne dà conto) e le schermate del “Hybrid system management” che mostrano istante per istante, sul display capacitivo da 7 pollici, il funzionamento del sistema, oltre a valuare la “propensione al risparmio” di chi si trova al volante. A ottimizzare la collaborazione tra i due propulsori, garantendo sempre il mix più adatto alle diverse condizioni di marcia, provvede l'elettronica. A differenza di altre ibride, la Kia Niro non prevede la possibilità di “forzare”, seppur solo per un'esigua manciata di chilometri, l'impiego del solo motore elettrico.

Questa Kia della svolta sarà accompagnata da una campagna di comunicazione su due livelli, uno innovativo che punta sui social e sui video-tutorial, sui test drive e su un road show che, partendo da Milano subito dopo l'open week end, andrà a toccare via via tutti i maggiori centri urbani del Paese. Sui canali tradizionali prevarrà invece l'enfatizzazione del fatto che Niro è “un crossover ed è anche ibrido”, in una sorta di “armonia degli opposti” che inserisce un'unica vettura in due tipologie di prodotti accomunate dalle grandi possibilità di crescita.

Tra le innovazioni tenute a battesimo dalla Niro c'è anche il Remote Assistant, un optional da 250 euro che consente – tramite un'apposita app – di gestire a distanza alcune funzioni e di ricevere sul proprio smartphone informazioni a distanza sull'auto, per esempio costruendole attorno una sorta di “garage virtuale” e segnalando qualsiasi uscita “indesiderata” della vettura dal perimetro che lo delimita.

La Niro può contare disporre di 141 cv complessivi messi a disposizione dall'accoppiata tra il motore termico 1.6 a benzina da 105 cv e quello elettrico da 43,5 cv abbinati al cambio Dct a doppia frizione a 6 rapporti. Con una velocità massima di 162 km orari, che scendono a 120 quando l'elettronica decide di utilizzare il solo motore elettrico, vanta nel ciclo misto emissioni di CO2 pari a 88 g/km. L'obiettivo di vendita nei primi 12 mesi annunciato da Giuseppe Bitti è di 2.000 unità, ma in prospettiva il crossover ibrido della Kia è accreditato di un potenziale di 3.000 vetture all'anno.

 

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Sabato 24 Settembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 19:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2016-09-26 03:50:29
La KIA non e' una marca nipponica/giapponese ma Koreana