la nuova Giulia presentata al premier Matteo Renzi da John Elkann e Sergio Marchionne ed alcuni operai Alfa

Alfa Romeo, Elkann e Marchionne svelano i segreti della Giulia al premier Renzi

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ROMA - Dopo lo storico accordo con Google per progettare l'auto senza pilota, Fca non esclude una collaborazione con Apple, mentre sul fronte delle alleanze con General Motors «il discorso è chiuso». Parole chiare sul futuro quelle di Sergio Marchionne, nel giorno in cui con il presidente John Elkann presenta alle massime autorità dello Stato la nuova Giulia, primo modello del rilancio Alfa Romeo. «È un messaggio di speranza e ripartenza dell'Italian Style. Noi esprimiamo tutta la gratitudine e l'orgoglio», commenta Matteo Renzi. La giornata romana dei vertici di Fca inizia al Quirinale, dove la vettura viene presentata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Poi Elkann e Marchionne raggiungono, a bordo di una Giulia rossa, versione Quadrifoglio, Palazzo Chigi. «Se do retta ad Altavilla che mi dice che devo dire di comprare la nuova Giulia faccio l'upgrade da venditore di pentole a venditore d'auto», scherza il premier.
 

Renzi ricorda che il settore auto «traina l'economia in Italia e trascina l'indotto, ad esempio i porti del Sud. Il successo di Alfa Romeo sarà un bel messaggio per l'Italia». Bene anche il versante occupazionale. «Siamo felici di dare il benvenuto - dice il premier agli operai presenti - alle donne e agli uomini di Cassino, che presentano quest'auto con grande orgoglio. Con l'Alfa a Cassino si passerà da 4.300 posti di lavoro a 7.700 entro il 2018». La nuova Giulia, sottolinea il premier, è «tutta made in Italy», compresi i motori prodotti in Irpinia e a Termoli. In Piemonte, continua Renzi, si fanno le nuove Maserati, e «oggi Marchionne ha sentito al telefono il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonacini, garantendo che lo stabilimento di Modena continuerà a lavorare».  «È una giornata di grande orgoglio» commenta Elkann che parla di un'auto «assolutamente all'avanguardia» e in grado di competere alla pari «anche con le concorrenti tedesche».


«Siamo tornando a rifarci le ossa su qualcosa che era il nostro mestiere, ma avevamo perso un pò il barlume della direzione», afferma Marchionne che consegna di due Giulia Quadrifoglio con la livrea dei Carabinieri al comando generale a Roma. «C'è un legame forte dell'azienda con l'Arma, penso alla storica Giulia degli anni '70 e mio personale, visto che sono cresciuto in famiglia con mio padre maresciallo dei carabinieri e la divisa con i pantaloni a bande rosse». Poi aggiunge: «Con la Giulia siamo ritornati a fare quello che facciamo bene: queste auto dal punto di vista tecnico sono dei gioielli. È la prima volte nei dodici anni che sono in Fiat che posso dire che questa macchina non ha niente da invidiare alle concorrenti tedesche». Marchionne parla di una possibile futura collaborazione con Apple «che sta cercando di fare una vettura» e spiega che, direttamente a Tim Cook e «ad alcuni dei suoi», ha espresso una «posizione chiara: continuo ad esplorare un modello di collaborazione anche con loro».

Anche perchè «in questo mondo nuovo», avverte Marchionne, «non possiamo chiuderci e fare una selezione unica della tecnologia: è un mercato che si sta delineando e sta prendendo forma, non ci sono scelte sicure». La produzione della nuova Giulia, presentata in anteprima mondiale al Museo di Arese lo scorso giugno in occasione del 105 anni dell'Alfa, è partita un paio di settimane fa e le prime consegne sono previste a fine maggio. Martedì sarà presentata alla stampa internazionale a Balocco. Poi arriverà il primo suv Alfa, lo Stelvio: la produzione dovrebbe partire entro il 2016, probabilmente a Cassino. Il piano prevede altri cinque modelli, che dovrebbero portare la produzione a 400.000 unità nel 2020.

 

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Venerdì 6 Maggio 2016 - Ultimo aggiornamento: 18:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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