Roger Moore nei panni di James Bond insieme a Barbara Bach sul cofano della Lotus Esprit 01

Addio a Roger Moore, l'indimenticabile James Bond glamour come le auto dei suoi film

di Mattia Eccheli
  • condividi l'articolo

MONTECARLO – Oltre alle donne ed al ruolo di 007, il nome di Roger Moore è legato anche alle auto, almeno quelle del set. L'attore britannico è quello che, finora, ha interpretato il maggior numero di volte, 7, il ruolo dell'agente segreto “sciupafemmine” più famoso al mondo. La "prima volta" risale al 1973, quando subentra a Sean Connery. In “Vivi e lascia morire” guida un'auto americana, una Chevrolet Impala Police: per Moore e per 007 la pellicola è una consacrazione.
 

 

Poi è la volta di “L'uomo dalla pistola d'oro” nella quale lo stuntman dell'attore compie due volte il più lungo salto in auto della saga al volante di un'altra auto yankee, la Amc Hornet Hatchback. Nel film “recita” anche una Amc Matador. Con “La spia che mi amava”, Moore rende omaggio alla terra dell'autore della saga, Jan Fleming: la spettacolare vettura di 007 è una Lotus Esprit S1 che per ragioni di sceneggiatura diventa anche un sommergibile armato.

Nel 1981 recita in “Solo per i tuoi occhi”, film nel quale dispone di nuovo di una Lotus Esprit, questa volta Turbo, e di una gloriosa Citroen 2CV, mentre due anni più tardi è protagonista di "Octopussy - Operazione piovar" sia con un'Alfa Romeo, la Alfetta Gtv6, sia con una Mercedes 250Se. L'ultima “Bond car” di Moore è la Renault 11 Taxi di “Bersaglio mobile”, in cui ha recitato a 58 anni, nel 1985. Solo in “Moonraker - Operazione spazio” l'attore britannico morto in Svizzera non si è visto al volante.

Anche se non nel ruolo di 007, ma assieme a Tony Curtis (Danny Wilde), Moore (Brett Sinclair) ha guidato sul set di “Attenti a quei due” pure una vistosa Aston Martin Dbs V8 di colore giallo. Il collega, invece, era al volante di una Ferrari 246 Gt Dino.

A differenza di molte star, nella movimentata vita privata (quattro mogli, fra cui l'italiana Luisa Mattioli) Roger Moore è stato un automobilista quasi “normale”. Negli ultimi anni trascorsi nel Principato di Monaco si spostava con una Smart electric drive, ma nel suo garage non troppo glamour hanno trovato spazio anche una Renult 5, una Jaguar XK 150 del 1956, una Volvo P1800S legata al suo ruolo di Simon Templar nella serie tv “Il santo”, una Volvo C70 ed una Rover SD1 3500.

  • condividi l'articolo
Martedì 23 Maggio 2017 - Ultimo aggiornamento: 18:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti