Sebastian Ogier alla guida della Citroen C3 WRC Plus in Germania

Torna sua maestà Loeb: il francese ha provato la Citroen C3 WRC Plus

di Mattia Eccheli
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PARIGI – Missione compiuta. Sébastien Loeb, la leggenda vivente del rally, ha guidato la Citroen C3 per il Wrc Plus per 300 chilometri alla vigilia del Rally di Germania, una delle due prove che si disputano interamente sull'asfalto. Assieme al fido Daniel Elena, il fuoriclasse del volante attualmente impegnato nel World Rallycross Championship (Wrx) ha testato la vettura per 300 chilometri fra i boschi nei pressi di Abreschviller, lungo la strada per Donons.
La scelta non è frutto del caso perché Saabrücken, da dove giovedì sera scatta la decima tappa del Wrc, è distante meno di 100 chilometri. La scuderia ha anche postato un video di 41 secondi del test, che naturalmente non rivela le impressioni di Loeb circa la vettura. Il team mette ulteriore pressione sui propri piloti e continua a “rivoluzionare” la griglia dei partenti.

In Germania torna il norvegese Andreas Mikkelsen, ormai alla terza presenza con il Doppio Chevron. Al volante della C3 aveva debuttato in Sardegna ed aveva mantenuto anche in Polonia il posto nell'abitacolo collezionando un ottavo ed un nono posto. In precedenza, con la Skoda e nel Wrc2, aveva ottenuto due settime piazze, ma Toyota non schierava ancora la terza macchina e sia a Montecarlo sia in Corsica aveva beneficiato di situazioni particolari.

Fra queste il ritiro di Kris Meeke. Il pilota britannico era tra i favoriti della vigilia, ma in questa stagione è andato due sole volte a punti: con il successo in Messico e con l'ottava posizione in Finlandia, conquistata dopo il riposo forzato in Polonia impostogli dal numero uno del team Yves Matton. Malgrado abbia concluso la gara (nel 2017 si è dovuto ritirare 4 volte), Meeke ha dichiarato che quello finnico «è stato uno dei fine settimana più difficili che io abbia mai avuto a bordo di un'auto da rally». «Non ho dubbi che si tratti di una conseguenza della Polonia», ha aggiunto. Ma Matton, pur comprendendo la frustrazione del proprio pilota, ha insistito: «Non c'è niente che mi indichi che io abbia preso la decisione sbagliata». Resta da capire se i continui avvicendamenti e adesso anche il test di Loeb e le conseguenti speculazioni su un suo possibile rientro nel 2018 siano salutari o meno.

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Venerdì 11 Agosto 2017 - Ultimo aggiornamento: 12-08-2017 17:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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