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Gli Stati Uniti alzano il tiro. E puntano a verificare se le violazioni delle norme anti-smog tramite 'dispositivi difettosì, come nel caso Volkswagen, siano una pratica diffusa nell'industria automobilistica.
L'Agenzia per la Protezione Ambientale - riporta il Financial Times - amplia così l'indagine in corso sulle auto diesel ad altre sei case automobilistiche. Si tratta di Bmw, Chrysler, General Motors, Land Rover e Mercedes Benz. I test per verificare il rispetto delle norme saranno condotti su 28 modelli di vetture diesel: la Bmw X3, il Grand Cherokee di Chrysler, la Chevrolet Colorado di Gm, il Range Rover TDV6 e la E250 BlueTec di Mercede.
Le verifiche iniziali saranno condotte su veicoli usati, uno per ogni modello: se ci saranno sospetti l'indagine si amplierà ad altre vetture dello stesso modello. Le auto che saranno esaminate appartengono a società di autonoleggio o a proprietari identificati dai dati delle immatricolazioni. Ai proprietari selezionati, l'Epa offrirà un'auto a noleggio mentre la loro viene sottoposta ai test, insieme ad un lavaggio gratuito o un cambio di olio. Le auto diesel rappresentano una piccola quota del mercato dell'auto americano e sono più diffuse in Europa.
Le autorità americane non hanno bisogno della collaborazione delle case automobilistiche per condurre i nuovi test. In una lettera inviata ai costruttori nei giorni scorsi, l'Agenzia per la Protezione Ambientale ha avvertito che avrebbe rafforzato i controlli sulle emissioni dei veicoli. L'Epa ha identificato almeno 482.000 auto Volkswagen negli Stati Uniti con motori diesel equipaggiati con dispositivi difettosi, il cui software è in grado di identificare quando la vettura è sottoposta a un test di laboratorio e di cambiare modalità per ridurre le emissioni. Una volta su strada i controlli vengono di nuovo modificati automaticamente e le auto emettono una quantità di monossido di azoto 40 volte superiore ai livelli consentiti.
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