La Maserati Quattroporte diesel durante la prova su strada

Svolta Maserati, ecco l’ammiraglia diesel:
la Quattroporte contro il gotha d’Europa

di Sergio Troise
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ASOLO - Ammiraglia sportiva, di gran lusso, prestigiosa, elegante, prestazionale, in grado di regalare grande comfort e gran piacere di guida senza utilizzare necessariamente un superpotente motore a benzina, ma affidandosi ad un più economo diesel sei cilindri, con potenza compresa tra 250 e 300 cavalli.


L’identikit del “meglio d’Europa”, in questo campo, identificava fino a ieri cinque modelli, quattro tedeschi e uno inglese: BMW Serie 7, Audi A8, Mercedes Classe S, Porsche Panamera e Jaguar XJ.

Ma sulla scena è appena arrivata una interessante alternativa made in Italy: è la Maserati Quattroporte diesel. Sfrutta l’esperienza della Ghibli, prima Maserati a gasolio della storia, ma è una novità assoluta, con le carte in regola per dire la sua sul mercato europeo (ma sarà commercializzata anche in Corea, Marocco e, tra qualche mese, in India) e a contribuire seriamente alla crescita in atto del marchio modenese, cento anni di storia e un futuro già tracciato, con investimenti per 1,5 miliardi, rilancio della fabbrica di Mirafiori e l’arrivo nel 2015 del primo Suv col Tridente. In attesa del definitivo decollo, che coinvolgerà anche Usa e Cina, l’obiettivo della Maserati è aggredire l’Europa, dove ha già ottenuto, nel primo trimestre 2014, ottimi risultati, avendo raggiunto 1330 immatricolazioni (+46,4%) tra Italia, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna e Svizzera.

Il motore della prima Quattroporte a gasolio è stato progettato, come il quasi gemello della Ghibli, da Maserati Powertrain e viene prodotto nella fabbrica VM di Cento (Ferrara) recentemente rilevata dalla Fiat. E’ un V6 di 3,0 litri con basamento in ghisa alleggerita, turbo a geometria variabile, dotato di un nuovo, complesso sistema di iniezione diretta, con iniettori che lavorano alla pressione di 2000 bar e iniezioni sequenziali multiple. In grado di erogare una potenza di 275 cv a 4000 giri e una coppia massima di 600 Nm fra 2000 e 2600 giri, questo V6 assicura ottime prestazioni: la velocità massima dichiarata è di 250 km/h e il passaggio in accelerazione da 0 a 100 avviene in 6,4 secondi, con consumi, nel ciclo misto, di 6,2 litri/100 km e CO2 a 163 gr/km. Valori ragionevoli, questi ultimi, ottenuti grazie anche allo Start/Stop di serie. A Modena ne vanno particolarmente fieri, ricordando che grazie anche al serbatoio da 70 litri “questa Maserati è la prima in cento anni con autonomia di 1100 chilometri”.

C’è anche una versione depotenziata a 250 cv, destinata al mercato italiano, per quei clienti che volessero aggirare l’ostacolo del superbollo imposto alle auto con potenza superiore a 250 cv. La riduzione di potenza viene ottenuta agendo esclusivamente sull’elettronica, e comporta il ridimensionamento delle prestazioni a 240 km/h di velocità massima e a 6,8 secondi nell’accelerazione 0-100. Rimane invece invariato il prezzo delle due versioni, fissato a 98.373 euro.

Lo stile della Quattroporte diesel è identico a quello della versione con il V8 a benzina. Identiche anche le imponenti dimensioni e il passo lungo, a beneficio dei passeggeri posteriori. Il vano bagagli offre una capienza di 530 litri e il comfort interno è degno d’un salotto viaggiante. Qualità dei materiali, legni, pelli, arredi, dotazioni ed equipaggiamenti, tutto è di primissimo ordine. L’immancabile orologio Maserati al centro della plancia regala riconoscibilità e classe inconfondibili. A bordo della Quattroporte diesel si viaggia comodi e rilassati. Ma non solo.

Al volante della diesel del Tridente si può sfruttare una sportività insospettabile, a cominciare dal sound del motore: con un artificio elettronico, gli ingegneri Maserati sono riusciti infatti a creare una rumorosità che non è molto diversa da quella del motore V8 a benzina. Se non bastasse, l’Active Sound dà la possibilità di scegliere, schiacciando un pulsante, il grado di rumorosità gradita. Come avviene il “prodigio”? Rivelatori specifici tengono sotto osservazione la guida e gli attuatori acustici, che sono collocati vicino agli scarichi, intervengono modulando i toni del propulsore. Tutto ciò – vale la pena sottolinearlo - per i clienti di un marchio che ha scritto la storia delle corse e dell’auto sportiva, ha un significato assolutamente non secondario.

Non ci si sente dunque su una Maserati di serie B. Tutt’altro. Certo, il peso e gli ingombri sono notevoli: nonostante gli sforzi degli ingegneri e l’impiego di alluminio in buona percentuale (il 35% dell’intera vettura), la Quattroporte diesel dichiara alla bilancia 1885 kg, che è un peso ragguardevole. Ciò detto, il dato è sostanzialmente in linea con quello delle più qualificate concorrenti, dalle quali la Quattroporte si distingue per quell’indecifrabile valore aggiunto che è la personalità: un valore importante, carico di storia, di sportività, di charme. Di più: molta cura è stata messa nel ricercare l’equilibrio nella distribuzione dei pesi, mentre le sofisticate sospensioni multilink e il saggio impiego dell’elettronica hanno creato le condizioni per rendere la Quattroporte diesel un gigante con l’agilità di una gazzella: l’auto, da noi provata su un percorso di circa 300 km sulle strade dell’entroterra Veneto, è capace di muoversi con disinvoltura anche su percorsi tormentati, “copiando” le curve con sicurezza e regalando persino qualche emozione, sia con i cerchi in lega da 20”, sia con quelli da 21”, disponibili a richiesta.

Con lo Stability Program a gestione elettronica sono a disposizione tre modalità di guida. Nel primo caso tutto avviene con un equilibrio assoluto: nonostante la mole, l’auto risulta sufficientemente maneggevole, silenziosa, godibile, sicura. Schiacciando il tasto sport, si modificano le reazioni di sterzo, acceleratore e cambio. Che è un automatico ZF con funzione sequenziale a 8 marce, con paddles al volante, in grado di passare da un rapporto all’altro in tempi compresi tra 250 e 150 millisecondi. Con il terzo tasto si interviene invece esclusivamente sulle sospensioni: l’auto diventa più rigida e reattiva, regalando “risposte” davvero insospettabili per una berlinona a quattro porte.

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Domenica 20 Aprile 2014 - Ultimo aggiornamento: 04-05-2014 04:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA