La Ferrari di Fernando Alonso precede la Mercedes di Hamilton e la Red Bull di Ricciardo

Formula 1: Alonso-Ricciardo è spettacolo, le Frecce avvelenate puntano su Spa

di Giorgio Ursicino
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HUNGARORING - Il sogno di mezza estate svanisce a due giri dal traguardo. Si infrange sulla grinta e sul sorriso contagioso di Daniel Ricciardo e, soprattutto, sulle Pirelli montate dalla sua Red Bull che, a parità di mescola, avevano ben 16 giri in meno di quelle della Ferrari di Alonso.


Sui saliscendi di Budapest lo spagnolo di Maranello sfiora l’impresa, ma a vincere la seconda gara del 2014 non dominata dalla Mercedes è ancora una volta il giovane australiano che di nuovo fa meglio del compagno di squadra Vettel 4 volte campione del mondo in carica. Fernando e Daniel sono gli eroi della giornata, i soli due fenomeni che hanno ottenuto il massimo con le carte in mano e che per la posizione sulla griglia avrebbero forse firmato solo per salire sul podio. Tutti gli altri vanno in vacanza con l’amaro in bocca. Per errori loro, per sfortuna o per scelte sbagliate dei box.

Quelli che hanno più da recriminare sono gli amici-nemici delle Frecce d’Argento. La Stella W05 forse non brillava come in altre occasioni, aveva da gestire qualche problema ai freni, ma arrivare terzi e quarti con due astronavi del genere è in ogni caso una delusione. Vettel scattava in prima fila e su una pista dove è difficile superare chiude solo al settimo posto staccato di 41 secondi dal compagno di squadra. Deludono le Williams che erano in buona posizione sulla griglia (entrambe nelle prime tre file) e hanno completamente sbagliato la scelta delle gomme.

La gara, parzialmente condizionata dal doppio ingresso della safety car, è stata avvincente e spettacolare, con un’infinità di sorpassi in pista e l’esito incerto fino alla bandiera a scacchi. Forse ha ragione Jean Todt quando dice che la nuova F1 ibrida, efficiente e tecnologica, è anche in grado di garantire un grande show. Che la Rossa fosse in forma si è capito quando si è spento in semaforo con Fernando che ha scavalcato le due Red Bull accodandosi a Rosberg e Bottas. Mentre Sebastian si riprendeva la terza posizione, Nico allungava e per lui sembrava un’altra cavalcata trionfale (in pochi giri ha guadagnato 10 secondi, come quella di Hockenheim. Invece Ericsson sbatteva forte e la safety car spezzava il gruppone.

Al suo ingresso, infatti, i primi 4 avevano appena superato l’ingresso dei box ed hanno dovuto aspettare un giro intero per rientrare a montare gli pneumatici da asciutto. Ricciardo che era quinto ne approfittava e prendeva la testa, ma quando si fermava per cambiare le gomme era sempre Alonso a prendere il comando. Se appariva la giornata di Rosberg non sembrava quella di Hamilton. Invece alla fine era l’inglese il meno triste dei due. Partito dai box per l’incendio in qualifica, si è girato alla seconda curva baciando con una ruota il guard rail. Ma è riuscito lo stesso a salire sul podio, beffando il compagno di squadra e riducendo il distacco dalla testa della classifica a 11 punti.

Nel team l’atmosfera è incandescente poiché i due piloti hanno adottato una strategia diversa (due soste Lewis, 3 Nico), ma Hamilton non ha ascoltato l’ordine dei box di far passare il compagno che aveva gomme morbide, quindi più veloci. Rosberg nel finale è piombato su Hamilton e Alonso e, se fosse riuscito a farlo con qualche giro di anticipo, avrebbe potuto arrivare secondo o, addirittura, vincere. Fernando, invece, sverniciato da Ricciardo con una staccata esagerata, è riuscito a tenere dietro entrambe le Mercedes protetto da quella di Hamilton che nel finale era la meno veloce. La Ferrari ha riconquistato il terzo posto nel Costruttori, Fernando perde terreno da Ricciardo nel Piloti, ma ricaccia un po’ indietro l’arrembante Bottas che nelle gare precedenti si era fatto molto sotto. A fine agosto si corre a Spa, una pista non lontana da Stoccarda e le Frecce avvelenate hanno già prenotato una doppietta.

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Lunedì 28 Luglio 2014 - Ultimo aggiornamento: 18-05-2016 03:37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA