Una sede Renault

Renault accelera su tutti i mercati: le consegne sfiorano i 3,2 milioni

di Giampiero Bottino
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PARIGI - L'eccellente performance (+23% nel 2016 con la quota di mercato del 9,3%, la più elevata degli ultimi 32 anni) registrata in Italia da Renault non è stata un episodio isolato. Anche il resto del mondo non ha lesinato le soddisfazioni, come dimostra il nuovo record di vendite stabilito dai 3,18 milioni di veicoli consegnati nell'arco dei dodici mesi.

L'incremento del 13,3% rispetto all'anno precedente (374.000 le unità immatricolate in più) ha evidenziato la felice conclusione del piano “Drive the change”, il cui dinamismo si è riflesso in quattro anni consecutivi di crescita di tutti i marchi e in tutte le aree geografiche in cui il gruppo è presente, conquistando in Europa due secondi posti di grande prestigio: quello di Renault come marca e quello dell'Alleanza con Nissan come gruppo, con una quota del 3,5%, 0,3 punti in più rispetto al 2015.

Il nuovo record assoluto riguarda tutti i marchi che rientrano nell'orbita del “ramo francese”: la stessa Renault, prima marca transalpina nel mondo, la Dacia e la consociata coreana Renault Samsung Motors protagonista di un exploit davvero significativo: +38,8%. L'Europa ha premiato il gruppo con un aumento delle consegne (che sono state 1.805.290) dell'11,8% in un mercato cresciuto complessivamente del 7%. Ancora più elevato il ritmo di crescita al di fuori dei confini continentali: +15,3% praticamente il triplo della media generale.

La marca capofila ha conquistato 1.390.280 clienti (+12,1%), mettendo a segno l'aumento più significativo della quota continentale (+0.4 punti percentuali) dell'intero panorama internazionale per quanto riguarda le autovetture, al traino di un radicale ringiovanimento della gamma testimoniato dalla Talisman e dalle nuove generazioni dell'Espace, della famiglia Mégane e della Scénic. Buona anche la performance dei veicoli commerciali (+9,9% a quasi 300.000 immatricolazioni che valgono il 14,8% di share. Confermata la leadership elettrica a livello continentale con 25.648 vetture consegnate (+11%) in uno scenario dominato dalla Zoe, cresciuta del 16% a 21.735 immatricolazioni. Per quanto riguarda Dacia, il nuovo record è stato stabilito dalle 415.010 unità consegnate ai clienti, equivalenti a un +10,8% sull'anno precedente.

Fuori da confini europei la musica non cambia. Nell'area Africa, Medio Oriente e India le vendite sono aumentate del 36,4%, con una performance particolarmente impressionante in India (+145,6%) che ha portato Renault al rango di prima marca europea grazie al traino della Kwid, prodotta localmente per il mercato locale. La capacità di reagire rapidamente alla fine dell'embargo ha consentito di raddoppiare le vendite, guadagnando 3,7 punti di quota di mercato che hanno portato lo share all'8,4%. Tassi di crescita elevati nel Maghreb, dove ul fiore all'occhiello è l'Algeria, dove l'aumento di 15,7 punti a portato all'impressionante quota di mercato del 51,3%.

Anche nelle aree più problematiche il gruppo è riuscito a contenere i danni: in Eurasia, per esempio, le vendite del gruppo sono cresciute del 2,3% in un mercato in calo del 6,3%. Nella Russia in profonda crisi (-10,8%) Renault è riuscita addirittura a segnare il nuovo record di quota di mercato (8,2%) grazie a una flessione contenuta nel 2,6%. Situazione analoga nelle Americhe, dove il gruppo è riuscito a resistere: +0.1% in un mercato in arretramento del 4,1. Vento in poppa, infine, nell'Asia-Pacifico, con la già citata Renault Samsung in crescita del 38,8%, in netta controtendenza rispetto al -0,3% del mercato totale, mentre in Cina, dove è stato lanciato il primo veicolo di produzione locale, il Kadjar assemblato dalla jv con Dongfeng, l'incremento è stato del 50,8%, superando di oltre tre volte il risultato (+14%) del mercato globale.
 

 

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Martedì 24 Gennaio 2017 - Ultimo aggiornamento: 13:53 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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