Gli indiani di Mahindra sono visionari: i “nativi” della Formula E sempre presenti nel campionato zero emission
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Frijns (Envision) “vola” sul bagnato. L'olandese il più veloce nelle prime libere dell'EPrix di Tokyo. Poi Mortara (Mahindra) e Günther (Maserati)
MILANO - Seduta record per Pininfarina a Piazza Affari, con il valore delle azioni lievitato di oltre un quarto al termine delle contrattazioni. Il titolo, sospeso per buona parte della seduta, ha chiuso in rialzo del 26,23% a 5,15 euro sulle indiscrezioni per il possibile passaggio dell'azienda agli indiani di Mahindra & Mahindra.
Pininfarina, a cui la Consob potrebbe chiedere chiarimenti su rumor finora senza conferma, per ora preferisce non commentare. In attesa di maggiore chiarezza, che potrebbe essere sollecitata dalla Consob, il mercato dimostra di credere alla pista indiana scatenandosi in una caccia al titolo.
«Nonostante le difficoltà, anche di carattere finanziario, di questi anni, la Pininfarina resta non solo un simbolo del made in Italy, ma un patrimonio di conoscenze e know how del nostro paese. Se mai le notizie di queste ore fossero confermate, si tratterebbe dell'ennesimo caso di un'azienda e un marchio prestigiosi che rischiano di finire in mani straniere, nel vuoto della politica e delle istituzioni». Lo dichiara Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom.
La Fiom ricorda che la «Pininfarina arriva da anni di ridimensionamento delle attività - quelle prettamente industriali come Carrozzeria sono cessate nel 2010 - e del numero dei dipendenti. In Italia circa 300 nel Centro Stile di Cambiano, vicino a Torino, e complessivamente quasi 700 nel mondo».
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