Sergio Marchionne, ceo di Fca

Marchionne: «Guida autonoma: versioni Maserati già nel 2018, sarà realtà compiuta tra 10 anni»

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TRENTO - «Crediamo che la guida autonoma sarà la realtà nel giro di un decennio e che i sistemi avanzati di ausilio alla guida svolgeranno un ruolo cruciale nel preparare legislatori, consumatori e aziende per un modo in cui il controllo dell’ auto sarà passato nelle mani dell’ auto stessa».

Lo ha affermato Sergio Marchionne, ad di Fca, nella lectio magistralis per la consegna della laurea honoris causa ricevuta dall’università di Trento in Ingegneria meccatronica, parlando di una delle due sfide che dovrà affrontare il settore auto: oltre al motore l’elettrico, la guida autonoma. Proprio su quest’ultima, ha specificato Marchionne a margine della cerimonia «ci stiamo lavorando». Ci saranno «alcune versioni già l’anno prossimo con la Maserati», ha spiegato e «nel 2021 si vedrà il livello tre con una diffusione di massa» mentre «per i livelli 4 e 5 ci vuole più tempo, il livello 5 è quello senza nemmeno sterzo, ma non per colpa nostra come produttori ma per l’infrastruttura che non c’è per farlo».

«Il poeta Paul Valéry disse che ‘il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una voltà. Non potrebbe avere più ragione oggi. Negli ultimi 50 anni, il settore dell’ auto a livello mondiale è finito in un tritacarne di crisi economiche e finanziarie, regolamenti governativi, cattivi esempi di leadership. È stato messo in ginocchio, ha visto la bancarotta dall’interno, ha perso i tradizionali punti di riferimento più e più volte. Quelli che sono riusciti a sopravvivere hanno dovuto cambiare modello di business». «Eppure - ha evidenziato - tutto questo sembra un gioco da ragazzi rispetto alla rivoluzione che ci apprestiamo ad affrontare oggi.

L’insieme di due forze di innovazione - propulsione elettrica e guida autonoma - provocherà un cambio di paradigma totale, che è destinato a cambiare il volto dei trasporti come lo abbiamo sempre inteso. Nel giro di qualche anno, il motore - che è una delle nostre competenze fondamentali - non sarà più un elemento distintivo. Vedremo anche emergere nuovi attori: aziende con grandi capitali alle spalle, provenienti da settori diversi da quello dell’ auto e pronti a giocare un ruolo devastante». «La pressione - ha sottolineato - sarà inesorabile. Specie su un mondo conservatore e lento a reagire come quello dell’auto».

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Lunedì 2 Ottobre 2017 - Ultimo aggiornamento: 18:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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