Sergio Marchionne, presidente della Ferrari

Ferrari, scende l'indebitamento. Titolo rientra in contrattazione dopo stop per eccesso volatilità

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TORINO - L’indebitamento industriale netto della Ferrari è sceso alla fine del terzo trimestre a 485 milioni dai 653 milioni del 31 dicembre 2016 «grazie alla generazione di un forte free cash flow industriale». Ferrari rientra in contrattazione in borsa dopo uno stop per eccesso di volatilità, mentre stanno uscendo i dati relativi al terzo trimestre, sostanzialmente in linea con le attese. Il titolo, fermato a -4% sotto i 100 euro, scambia ora a 102 euro (-1,6%) in un mercato positivo per lo 0,26%. Nell’ultimo mese il titolo è salito dell’11%, in sei mesi si apprezzato del 50%. I primi numeri diffusi dalla trimestrale mostrano un utile netto di 141 mln di euro in salita del 24,2% (consensus di 128 mln), i ricavi sono cresciuti del 6,7% a 836 mln (consensus a 828 mln). Riviste al rialzo anche le stime per l’intero anno su ricavi a 3,4 mld ed Ebitda a 1,017 mld (anche queste in linea con il consensus).

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Venerdì 3 Novembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 03:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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