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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino

Fca, bene la semestrale: crescono risultato operativo e utili, rialzati i target

Una buona semestrale per Fca, ma negli ultimi tre mesi la crescita è leggermente rallentata e, quando vengono illustrati i risultati finanziari, il titolo perde valore. La tradizionale conference call di Sergio Marchionne con gli analisti ha tranquillizzato i mercati e ridato vigore alle contrattazioni, ma non è bastato per evitare la chiusura in territorio negativo: l’azione di Fiat Chrysler in giornata ha perso l’1,9% attestandosi a 6,21 euro. Sia nel semestre che nell’ultimo trimestre le performance sono in decisa crescita se si escludono le consegne di veicoli e i ricavi. Da gennaio a giugno sono stati venduti 2.261.000, 23 mila in meno (1%) rispetto allo stesso periodo del 2015, ma di questi 16 mila sono imputabili al secondo trimestre.

I ricavi stabili nel semestre a 54,4 miliardi di euro (80 milioni in più rispetto all’anno precedente) hanno registrato invece una contrazione di 647 milioni (-2%) da aprile a giugno. Ebit adjusted è aumentato del 43% nel semestre (a 3 miliardi) e del 16% nel trimestre, l’utile netto del 181% nel semestre (a 800 milioni) e del 25% nei secondi tre mesi, l’utile netto adjusted rispettivamente del 207% (a 1,2 miliardi) e del 91%. In calo di circa un miliardo (a 5,5 miliardi) l’indebitamento industriale, in leggera crescita la liquidità a 24,7 miliardi. Fiat Chrysler, in ogni caso, ha aumentato la sua quota di mercato sia nella “region” Nafta (Nord America) che in quella Emea (Europa), le aree geografiche dove i ricavi e i profitti sono più elevati.

Il cda ha rivisto al rialzo i target per il 2016 confermando solo quello dell’indebitamento a 5 miliardi: ricavi netti da oltre 110 miliardi a oltre 112, Ebit adjusted da oltre 5 miliardi a oltre 5,5, utile netto adjusted da più di 1,9 miliardi a più di 2. L’azienda ha anche comunicato che Moody’s ha innalzato il corporate rating da B1 a Ba3 e quello sulle obbligazioni da B2 a B1 con outlook “stabile”. L’ad del gruppo italo-americano ha spiegato che gli attuali target sono conservativi e che probabilmente subiranno un ulteriore rialzo alla fine del terzo trimestre: «Siamo impegnati nel miglioramento dei margini e, ora più di quando abbiamo annunciato il piano nel 2014, siamo confidenti di centrare gli obiettivi previsti per il 2018. L’Alfa Romeo Giulia e la Maserati Levante avranno successo e sosterranno i profitti, in particolare il Suv darà un forte contributo ai conti del Tridente».

Marchionne ha spiegato che gli investimenti verranno indirizzati sui modelli più remunerativi, in particolare quelli del brand Jeep e Ram (i pick up), mentre ci sarà un progressivo disimpegno nel settore delle berline la cui produzione terminerà in Nord America già il prossimo anno. In questo settore il ceo ha confermato che vanno avanti le trattative per cercare un partner con cui condividere i costi. Nell’area Nafta il margine di Fca ha ormai raggiunto l’8%, ma è ancora lontano dagli altri due colossi Usa che sono intorno al 12%. Marchionne conclude toccando due temi strategici: «La Brexit non credo ci creerà grossi problemi, siamo aperti a ulteriori collaborazioni oltre a quella con Google».

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Giovedì 28 Luglio 2016 - Ultimo aggiornamento: 09:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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