La nuova Renault Scenic

Scenic diventa crossover, arriva la nuova generazione del mitico modello Renault

di Nicola Desiderio
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BORDEAUX - Un pò cossover, ma sempre Scenic. Arriva la quarta generazione dell’antesignana dei monovolume compatti che dopo 20 anni può contare ben 5 milioni di unità vendute, 500mila solo in Italia, e segue la stessa evoluzione toccata all’Espace sollevandosi un po’ da terra, in più con la novità delle ruote su cerchi da 20 pollici, ma solo 195 di sezione. La nuova Renault Scenic è lunga 4,41 metri (+4 cm), larga 1,87 (+2 cm) e alta 1,65 (+4 cm), ma appare più snella e personale grazie al parabrezza panoramico più inclinato, alla linea di cintura spezzata e al longherone a cuneo sottolineato da un profilo cromato. Ispirato a quello di altre Renault l’abitacolo con la strumentazione digitale ed head-up display, lo schermo centrale da 8,4 pollici verticale del sistema R-Link2 e il Multisense per cambiare simultaneamente modalità di guida, grafica, illuminazione interna e sound percepito. Ispirati invece alla tradizione i tanti vani, compresi quelli sotto il piano, i tavolini da aereo e la consolle centrale scorrevole così come il divano posteriore.

Ora non ha più le 3 poltroncine separate, ma le porzioni 60/40 possono essere abbattute con un semplice pulsante, grazie alla funzione One Touch Folding per passare da 506 a 1.554 litri. I sedili anteriori sono riscaldabili e con massaggio e la dotazione di sicurezza è a 5 Stelle EuroNCAP grazie all’attento studio della scocca, dei sistemi di ritenuta e all’abbondante dotazione di ausili alla guida che aiutano ad evitare situazioni di pericolo migliorando anche il comfort. Tra questi, ci sono anche il parcheggio semiautomatico e l’assistenza per le partenze in salita ei fari full led. La gamma motori parte dall’1.2 a benzina con potenza di 115 cv o 130 cv e cambio manuale a 6 rapporti, soprattutto silenzioso e fluido. Ci sono poi i diesel: 1.6 biturbo da 160 cv con cambio EDC doppia frizione a 7 rapporti (200 km/h, 0-100 km/h in 10,7 secondi) o da 130 cv e poi l’immortale 1.5 da 95 cv o 110 cv (anche EDC6), volendo anche in versione Hybrid Assist che migliora l’elasticità ai bassi regimi limando i consumi da 3,9 a 3,5 litri/100 km e le emissioni di CO2 da 100 a 92 g/km. La nuova Scenic ha qualche fruscio in velocità, ma ha un buon assetto che le consente di assorbire bene le irregolarità della strada, ma anche di offrire una guida precisa quanto sicura. Arriva a novembre in 4 allestimenti (Life, Zen, Intens e Bose) a partire da 21.900 euro, più l’edizione limitata Edition One con motore 1.6 dCi twin turbo ordinabile online (www.nuovascenic.it).

La nuova Scenic è interessante per il suo stile e la sua nuova connotazione, ma anche per due novità tecniche destinate ad essere adattate anche su altri modelli della Losanga. La prima è l’adozione delle ruote da 20 pollici con gomme 195/55 R20, una misura decisamente inusuale che consente allo pneumatico di avere un’impronta a terra più stretta e lunga. Il beneficio non è solo estetico. Una ruota più grande e meno larga infatti riduce la sezione frontale, a beneficio della resistenza all’avanzamento e dei consumi, e risente meno delle sconnessioni, anche grazie alla sezione barra 55, permettendo così di adottare un assetto un po’ più rigido per contrastare il rollio tipico delle vetture alte. Il cerchio più grande inoltre consente di montare freni più grandi e anche parafanghi meno profondi, dunque meno intrusivi per lo spazio abitabile interno.

Le ruote da 20 pollici sono di serie, ma la Renault fa sapere che il loro costo come ricambio è analogo a quello delle gomme da 17 pollici, grazie ad un accordo con i principali costruttori di pneumatici (Continental, Goodyear e Michelin). La Scenic è anche la prima Renault ibrida grazie al sistema Hybrid Assist. In verità si tratta di un sistema molto “leggero” e semplice, che non consente di marciare in elettrico, ma contribuisce a migliorare il comfort e ad abbassare i consumi e le emissioni dell’8-10%. In pratica è composto da un motorino-alternatore da 10 kW e 70 Nm che funziona a 48 Volt e recupera energia in rilascio immagazzinandola in una piccola batteria agli ioni di litio posizionata nella parte posteriore della vettura. Quando si accelera, viene fornita per pochi istanti una spinta supplementare che migliora lo spunto permettendo così di mantenere più spesso i rapporti alti e di supportare il motore in una fascia di funzionamento sfavorevole. Il risultato è apprezzabile ed è possibile sfruttare anche l’effetto frenante creato dal recupero di energia per frenare di meno e, dunque, ridurre il consumo di dischi e pastiglie.
Dove c’è Scenic non può non esserci anche Grand Scenic, la versione 7 posti allungata che completa l’offerta di Renault in questo segmento analogamente a quanto fanno altre illustre concorrenti. La Renault Grand Scenic è più lunga di 22 cm (4,63 metri) e ha un passo di 7 cm (2,8 metri) rispetto alla sorella 5 posti offrendo un risultato stilistico altrettanto interessante e che la fa apparire come una piccola Espace, particolarmente filante e raffinata.

La portiera posteriore più ampia migliora l’accessibilità, dietro c’è qualche cm in più e la funzione One Touch Folding interessa anche la terza fila: come sulla 5 posti, si premono i pulsanti presenti all’interno del vano di carico, sul passaruota sinistro, o attraverso lo schermo del sistema R-Link2. In 7 ci sono 233 litri, in 5 si passa a 596 litri mentre non è dichiarata la capacità con tutte e due le file di sedili abbattute. Perfettamente identiche alla 5 porte la dotazione di sicurezza. La gamma motori comincia dall’1.5 da 110 cv, sempre disponibile e parco dei consumi, con dati perfettamente analoghi alla versione corta. Poco cambia anche a livello di guida: la Grand Scenic appare solo leggermente meno agile, anche in virtù del passo più lungo, ma forse proprio per questo ancora più stabile e sempre confortevole. La Grand Scenic arriverà entro la fine dell’anno e sarà offerta solo in versione 7 posti con una gamma articolata in modo analogo alla Scenic 5 posti e prezzi che partono da 23.400 euro, ovvero 1.500 euro in più.


La Scenic è la ventesima Renault ad aver conquistato le 5 Stelle EuroNCAP onorando una tradizione che vede la casa della Losanga particolarmente attenta alla sicurezza da sempre, tanto che fu proprio la Laguna nel 2001 la prima auto ad aver ottenuto la massima votazione. Da allora gli standard sono diventati di anno in anno più severi includendo anche la presenza di dispositivi in grado di evitare gli incidenti e o di mitigarne l’entità. La nuova Scenic si avvale di una scocca che adotta acciai ad alta e altissima resistenza con indice di rottura fino a 1.200 kPa e di 6 airbag, quelli laterali adattativi di ultimissima generazione per proteggere al meglio i fianchi e la zona del petto. La Scenic è anche la prima Renault ad essere equipaggiata del mantenimento attivo della carreggiata che agisce sullo sterzo, dell’indicatore di stanchezza e la funzione di riconoscimento pedoni nella frenata autonoma. Oltre a questo ci sono il cruise control adattativo, il riconoscimento segnali e l’allerta per l’angolo morto.
 

 

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Lunedì 24 Ottobre 2016 - Ultimo aggiornamento: 15:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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